Gentiloni: “Bisogna difendere i valori Ue o li rimpiangeremo”
“Bisogna difendere i valori dell’Europa o li rimpiangeremo. Questo è il momento di salvaguardarli per evitare di dover rimpiangerli. La storia di questi 60 anni è scarsamente conosciuta, è questo è un nostro errore”. Lo afferma il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, intervenendo in Aula a Palazzo Madama alla conferenza dei presidenti dei parlamenti Ue, organizzata in occasione del vertice di Roma del 25 marzo. “Andare avanti non significa scegliere di escludere qualcuno. Vogliamo proseguire insieme, ma non vogliamo che la velocità dell’Europa sia stabilita soprattutto dai Paesi più riluttanti”, ha proseguito.
Siamo tutti olandesi
“Non raccontiamo le conquiste dell’Ue per farci coraggio tra noi élite politiche del continente- dichiara Gentiloni -, ma perché sono la storia di questi 60 anni che, diciamoci la verità, è scarsamente conosciuta ed è stata scarsamente valorizzata. In questa settimana ci siamo sentiti un po’ tutti olandesi, con l’Olanda abbiamo pure delle discussioni su temi finanziari ma quello del voto nei Paesi Bassi è stato un risultato che ci ha fatto sentire tutti più convintamente europeisti”.
Ue a più velocità, pronta la bozza
Sulla bozza della “Dichiarazione di Roma” i rappresentanti permanenti dei 27 stati membri, mercoledì scorso hanno steso un nuovo testo sull’ Europa a due velocità. Esso sarà preso in esame lunedì dagli sherpa ma dovrebbe rassicurare i paesi che, come la Polonia, temevano esclusioni dalle cooperazioni rafforzate dei Paesi maggiori.
Gentiloni: “Non esiste Europa di serie A o di serie B”
“Andare avanti non significa scegliere di escludere qualcuno, l’Italia non accetterà che si scelga una divisione tra Europa dell’Est e dell’Ovest, Europa di serie A o di serie B. Vogliamo andare avanti insieme ma non vogliamo che la velocità di quest’Europa sia stabilita principalmente dai paesi più riluttanti in questo percorso. Noi che siamo uno dei paesi fondatori vogliamo andare avanti insieme, con un’Europa a 27”, spiega il premier italiano.
Capitolo “immigrazione”
“L’Europa deve dare risposte al tema dell’immigrazione, perché sappiamo bene che l’idea di un’Europa che lascia a pochi paesi la responsabilità dell’intero peso delle politiche migratorie non risponde alle esigenze a cui dovrebbe far fronte”, ha concluso Gentiloni, elencando alcune delle sfide che attendono l’Ue in vista del vertice di Roma di sabato prossimo.