Giornata Mondiale dell’acqua: l’obiettivo dell’Onu entro il 2030
Oggi è la Giornata Mondiale dell’acqua ideata dalle Nazioni Unite da 24 anni. Si cercherà di capire come attuare il progetto 6.3 dell’Onu per il miglioramento dell’acqua entro il 2030.
Il Water Day è stato ideato dalle Nazioni Unite nel 1992 e indetto per la prima volta nel 1993. Dal 1997, ogni 3 anni il World Water Council, l’organismo non governativo internazionale del settore dell’acqua, organizza un forum per discutere dei problemi globali.
I dati raccolti per questo evento sono preoccupanti. Circa 2,4 milioni di persone in tutto il mondo non ha accesso ai servizi igienico-sanitari e 663 milioni non hanno l’acqua potabile in casa. Così circa 315 mila bambini muoiono di malattie a causa dell’acqua non potabile e delle scarse misure igieniche.
L’obiettivo
L’obiettivo sostenibile 6.3 dell’Onu mira al miglioramento della qualità dell’acqua entro il 2030. Occorre ridurre e depurare l’acqua delle mura domestiche prima di essere riutilizzata. Bisogna eliminare le discariche, e ridurre le scorie pericolose e i prodotti chimici. Tra le questioni più importanti anche quella di intervenire sui disastri naturali. Spesso le forte inondazioni o la siccità creano forti disagi alle popolazioni. Le quantità eccessiva dell’acqua provoca le inondazioni delle provviste dall’acqua del mare e da quelle di scarico. Con la a siccità invece, molte donne sono costrette a camminare per lunghi chilometri alla ricerca di una fonte d’acqua per le famiglie.
La WaterAid
È una delle associazioni più attive nell’ambito dei problemi legati all’acqua. È stata fondata nel 1981 nel Regno Unito e ha fornito acqua in 5 paesi: Africa, Asia, America Latina e Oceania. Circa 25 milioni di persone hanno ottenuto così acqua potabile e servizi igienici adeguati. In Nicaragua, WaterAid per mezzo di microcrediti, facilita l’acquisto di pozzi, serbatoi e servizi igienici.
Il 23 e 24 marzo a Milano, in occasione del Water Day, alla Feltrinelli di via Pasubio 5 si terrà una mostra fotografica di WaterAid. Le fotografie racconteranno la presenza dell’associazione nei paesi che sostiene.