Trump-Kim, rischio scintille: la Corea del Sud rischia
Il presidente americano, Donald Trump, e il dittatore nord-coreano, Kim Jong-un, rischiano di fare scintille. Il leader statunitense vaglia due ipotesi: attaccare la Corea del Nord o dispiegare armi nucleari in Corea del Sud. Kim ha già puntato, sul paese confinante, circa 10 mila pezzi d’artiglieria e lanciarazzi. Un risultato vicino a una bomba atomica, ma senza conseguenze a livello di radiazioni.
Obiettivo del dittatore, però, sarebbe la California. L’ex segretario di Stato di Barack Obama, John Kerry, pensa che “se eseguita correttamente ed in maniera chiara, l’azione militare può contribuire a ridare energia al canale diplomatico per arrivare ad un accordo di pace. Saremmo felici di collaborare con i cinesi, ma se Pechino non sarà in grado o non vorrà aiutarci, faremo da soli”.
Kim, ieri ha colto l’occasione dell’attacco americano in Siria, dicendo che ciò “giustifica mille volte la nostra scelta di dotarci dell’atomica”. Putin parla di “attacco ingiustificabile a uno Stato sovrano”. Il segretario di Stato, Tillerson, dice di essere “deluso ma non sorpreso dalle reazioni russe che indicano il continuo sostegno per un regime che conduce questo tipo di attacchi orrendi contro il suo stesso popolo”.
Nel frattempo, il Belgio annuncia di “sospendere fino a nuovo ordine” il volo dei propri cacciabombardieri alle missioni sui cieli siriani su guida americana.