Dopo un viaggio di 20 anni la sonda Cassini è vicinissima a Saturno
Il viaggio è durato 20 anni e ora la sonda Cassini inizia sta per completare il suo viaggio intorno a Saturno.
La missione
La missione internazionale Cassini-Huygens orbita intorno a Saturno dal 2004 e trasmette dati sul pianeta, i suoi anelli e le sue lune.
Cassini, durante il suo percorso di studi intorno a Saturno, ha realizzato numerose scoperte, svelando tra l’altro l’esistenza di un oceano con attività idrotermale sulla luna ghiacciata Encelado e mari di metano liquido su Titano.
Ora la fase conclusiva prevede una serie di spettacolari immersioni nello “stretto” interstizio spaziale tra il pianeta gassoso e i suoi anelli. Fino al tuffo finale nella sua atmosfera in programma il prossimo 15 settembre.
Ultima tappa della missione il 22 aprile scorso quando la sonda ha eseguito con successo il suo 127esimo ‘flyby’ di Titano, sorvolando a una distanza di circa 979 Km la più grande luna di Saturno.
La manovra ha messo la sonda sulla traiettoria corretta per il “gran finale”, nella zona compresa tra il pianeta e il bordo interno degli anelli.
“La sonda ormai è su una traiettoria balistica tale che entrerà definitivamente nell’atmosfera di Saturno il prossimo 15 settembre, qualsiasi cosa accada”, ha commentato Earl Maize, project manager di Cassini.
L’atto finale
Cassini porterà a termine il suo lavoro a 20 anni dal lancio e dopo 13 anni di osservazioni ravvicinate. Con una serie di tuffi che hanno l’obiettivo di raccogliere quanti più dati possibili sulla struttura di Saturno. Ma anche sull’origine dei suoi anelli da una prospettiva assolutamente privilegiata, la più vicina di sempre. Nessuna sonda è mai arrivata così vicino al pianeta.
La sonda adesso si getterà per la prima volta nello spazio tra Saturno e i suoi anelli. Dando il via alle 22 sequenze di immersioni ognuna della durata di circa una settimana. Ciò porterà la missione Nasa-Esa-Asi all’appuntamento conclusivo.
A metà settembre Cassini invierà l’ultimo set di dati sul pianeta prima di “suicidarsi” precipitando dentro la sua atmosfera. Una conclusione scenografica decisa dal team di Cassini già nel 2010. Quando gli ingegneri calcolarono la quantità esatta del carburante ancora a disposizione del veicolo spaziale.
Il ruolo dell’Italia
Cassini, è stata proposta come missione addirittura nel 1974 dall’Italia, che allora stava cercando di mettere insieme quella che oggi è la nostra Agenzia spaziale nazionale, Asi. Cassini partirà solo nel 1997, dopo una lunga gestazione. All’epoca, era una missione complessa e costosa, e arriverà nell’orbita di Saturno nel luglio 2004.
Da ricordare, anche perché si tratta di una parte della missione in cui l’Italia ha avuto un ruolo importantissimo. La sonda portò fino a Titano un piccolo mezzo, Huygens, che arrivò perfettamente sulla superficie di quel satellite naturale. Ci diede informazioni preziosissime sulla composizione di quel mondo. Simile probabilmente alla Terra nella sua epoca prebiotica quando cioè non era ancora comparsa la vita.