Eurostat, l’Italia paese Ue con meno laureati: peggio solo la Romania

Eurostat, l’Italia paese Ue con meno laureati: peggio solo la Romania

L’Italia è tra i Paesi con la percentuale più bassa (26,2%) di laureati. Lo dice l’Eurostat, spiegando che una quota inferiore si registra solo in Romania (25,6%), mentre in testa alla classifica svettano la Lituania (58,7%) e il Lussemburgo. In Italia record negativo anche per l’abbandono scolastico dei 18-24enni (14%).

I dati

Nel 2016 la percentuale di laureati 30-34enni è cresciuta in tutti i Paesi membri dell’Ue rispetto al 2002. In ogni caso, precisa Eurostat, il livello di persone con un titolo di istruzione superiore in Italia è comunque raddoppiato rispetto al 2002, quando la quota era del 13,1 per cento.

E il nostro paese è tra i 13 membri dell’Unione che hanno centrato in anticipo il proprio obiettivo nazionale per il 2020. A livello europeo, il target Europa 2020 prevede complessivamente una media del 40% dei laureati nell’Ue.

Lituania e Lussemburgo in vetta

In vetta alla classifica dei Paesi con più laureati ci sono Lituania. Qui la percentuale dei laureati è del 58,7%, seguita da Lussemburgo (54,6%), Cipro (53,4%), Irlanda (52,9%) e Svezia (51%). In linea con tutti gli altri Paesi europei, anche in Italia sono le donne a laurearsi in proporzione maggiore rispetto agli uomini, con una quota del 32,5% contro il 19,9%.

La situazione in Italia

L’Italia, è la quinta nazione peggiore per quanto riguarda l’abbandono scolastico. Fanno peggio solo Portogallo, Romania, Spagna e Malta. Con un 14% circa dei 18-24enni che non hanno raggiunto un diploma secondario. La cultura abita sempre meno nel Belpaese.

Le ragioni di questa debolezza italiana sono molte e vanno dalle caratteristiche culturali del Paese al mercato del lavoro. Sarebbe strano però se non ci fosse anche un problema specifico della scuola, della sua qualità e della sua capacità di dimostrarsi positiva per chi la frequenta: qualcosa che cioè non incoraggia a proseguire gli studi. Infatti sembra esserci.

Per quanto riguarda la distinzione tra maschi e femmine, la maggioranza dei laureati è donna in tutte la nazioni dell’Unione, fatta eccezione per la Germania. L’Italia da questo punto di vista è in linea con tutti gli altri Stati: il 32,5% dei laureati è donna contro il 19,9% di uomini.

Abbandono scolastico

Lo studio di Eurostat prende in considerazione anche i tassi di abbandono scolastico (early school leavers). Il paese dove si registra le percentuale più bassa è la Croazia (2,8%), mentre il dato peggiore è quello di Malta (19,6%), e della Spagna (19%). L’Italia è invece la quinta peggiore dietro solo, oltre a Malta e Spagna, a Portogallo e Romania.

Aspettative sulla laurea

In Italia, i quindicenni che si aspettano di ottenere una laurea sono il 38,3% e si confrontano con una media del 44,2% per l’universo dello studio Ocse-Pisa. Qui però è interessante notare quanto oggi in Europa l’università sia vista meno che altrove come un’opportunità. Negli Stati Uniti, il 76% dei ragazzi intende laurearsi.

In Qatar siamo al 76,5%, in Colombia al 76,3%, in Corea del Sud al 75%, in Turchia al 70,6%. In Francia siamo invece al 32%, in Germania al 17,8%, in Spagna al 51%. Anche la geografia dell’istruzione cambia.

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