Dipendenza da smartphone: tutte le App per combatterla
Dipendenti da smartphone? Vi ci vuole un’App!
Sembra un controsenso, ma non è così. Per vincere la dipendenza da un utilizzo smodato del cellulare sono state pensate una serie di app, che vengono incontro agli utenti, sopratutto giovanissimi, che vogliono mettere in stand-by i loro pollici.
Nomofobia
La dipendenza, che porta spesso a vedere sulle strade, giovani e meno giovani, con la testa bassa rivolta verso il loro telefonino, può trasformarsi in patologia. Sono in tanti quelli, che a causa della nomofobia diventano nervosi, ansiosi e arrivano a farsi prendere dal panico, se per qualche motivo non possono utilizzare il loro smartphone. Sono per lo più giovani
Le App e gli accessori per smettere
Come fare allora? Il mondo digitale ha pensato anche a questo! Sono scaricabili, infatti, una serie di applicazioni e accessori per disintossicarsi. Uno di questi accessori sarà lanciato ad agosto sul mercato giapponese. Si tratta di una particolare custodia che contiene un timer. Otomos, questo il suo nome, permette di cronometrare il tempo di utilizzo del telefono cellulare. Una trovata che permetterà ai genitori di poter tenere sotto controllo quanto tempo passano i loro figli al telefono.
Ma c’è di più. Questo particolare accessorio sarà anche in grado di riconoscere se chi sta usando lo smartphone è in movimento e potrà disattivarlo per evitare incidenti.
Disintossicarsi tenendosi in forma
Ridurre l’uso smodato del telefono può essere anche una scusa per tenersi in forma e perchè no perdere peso. StepLock , ad esempio, è un’app che blocca l’utilizzo di altre app, finché l’utente non completa un determinato esercizio.
Una delle peggiori abitudini di chi non riesce a staccarsi nemmeno per un attimo dal suo smarthphone è quella di usarlo anche a tavola. Per porre rimedio a ciò Dinner Mode sfida l’utente con un timer: si stabilisce un tempo in cui tenere lontano l’apparecchio durante i pasti.
E se proprio non riesce a smettere, arriva in soccorso anche l’intelligenza artificiale. Dei veri e propri coach, come Onward, che affiancano gli affetti da nomofobia, dando consigli utili per guarire.