Truffa al governo per due milioni, arrestata presidente Antiracket del Salento
Quattro persone sono state arrestate dalla guardia di Finanza in un’inchiesta della Procura di Lecce che vede in tutto una quarantina di persone indagate per una frode finalizzata ad ottenere un finanziamento di due milioni di euro destinato alle vittime del racket e dell’usura. A vario titolo, sono contestati i reati di truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, concussione, corruzione e falso.
Tra gli arrestati anche Maria Antonietta Gualtieri, presidente dell’Associazione antiracket Salento, associazione che gestisce sportelli antiracket ed antiusura. La donna, leccese, di 62 anni, è ritenuta responsabile di truffa aggravata, peculato e frode nella percezione di fondi pubblici destinati alle vittime del racket e dell’usura.
La guardia di Finanza di Lecce ha diffuso un filmato che immortala la presidente presidente dell’ associazione dello Sportello antiracket Salento, Maria Antonietta Gualtieri, mentre riceve soldi da imprenditori e fittizi collaboratori. L’accusa per la donna è di truffa finalizzata a ottenere un finanziamento da due milioni di euro destinato alle vittime del racket e dell’usura, assegnato dall’Ufficio del Commissario straordinario antiracket istituito presso il ministero dell’Interno e indebitamente percepito dal 2012.
Le altre tre persone arrestate sono un funzionario in carica del Comune di Lecce, un ex funzionario e la segretaria dell’ associazione antiracket (quest’ultima ha ottenuto i domiciliari). Si tratta del funzionario del Comune di Lecce Pasquale Gorgoni detto “Lillino”, coordinatore dell’Ufficio Patrimonio, accusato di corruzione e di Giuseppe Naccarelli, ex dirigente del settore finanziario del Comune di Lecce. Ai domiciliari si trova Serena Politi, la segretaria dell’associazione antiracket presieduta da Maria Antonietta Gualtieri.
La somma dei due milioni di euro è stata assegnata all’Associazione antiracket Salento dall’Ufficio del Commissario straordinario antiracket istituito presso il Ministero dell’Interno. E’ stata notificata l’interdizione dei pubblici uffici a sette dipendenti dell’Associazione; 40 le persone indagate. Sequestrata la somma di due milioni indebitamente percepita.
Monosi oggi avrebbe dovuto presentare la sua lista alle comunali di Lecce. La misura interdittiva è stata emessa dal gip Giovanni Gallo su richiesta dei sostituti procuratori Massimiliano Carducci e Roberta Licci. A quanto si è saputo, la sua posizione sarebbe estranea comunque all’operato della presidente Maria Antonietta Gualtieri dello Sportello Antiracket Salento, arrestata nell’ambito dell’ indagine. La sua posizione sarebbe attinente a pratiche comunali riguardanti lo sportello di Lecce dell’associazione, pratiche che sarebbero state fatte per agevolare i pagamenti di lavori effettuati nella sede della stessa associazione. La stessa misura interdittiva ha raggiunto anche l’avvocato Marco Fasiello, uno dei legali dell’associazione antiracket.