Veterinario ucciso a coltellate vicino Ancona: fermato collaboratore
Un veterinario di Osimo, in provincia di Ancona è stato trovato morto. Per l’omicidio è in stato di fermo Valerio Andreucci, il collaboratore del veterinario. Olindo Pinciaroli, questo il nome della vittima, è stato trovato con varie coltellate sul corpo.
Il fermo e la versione dell’aggressione
Il pm ha interrogato il giovane ascolano, 23 anni, per tutta la notte, disponendo poi il provvedimento di fermo, eseguito stamani dai carabinieri. L’indagato è stato portato nel carcere di Montacuto; aveva sostenuto la tesi di un’aggressione per rapina da parte di quattro sconosciuti.
Pinciaroli, 54 anni, è stato ucciso domenica mattina a coltellate nella sua ambulanza veterinaria nelle campagne di Osimo (Ancona), in località Villa. A dare l’allarme è stato lo stesso assistente Valerio Andreucci , che viaggiava con lui e guidava il mezzo.
Il ragazzo aveva raccontato che l’ambulanza su cui si trovavano lui e Pinciaroli era stata affiancata da un’auto, da cui erano scese quattro persone che li avevano aggrediti e derubati. Il ragazzo ha racconatato di essere fuggito a piedi nelle campagne lievemente ferito alle mani e a una gamba e avrebbe chiamato i carabinieri dopo altre due telefonate: la prima alla madre e la seconda ai carabinieri, chiedendo aiuto: «Venitemi a prendere che questi mi uccidono».
Le indagini
Il medico legale, ha rinvenuto sul corpo del veterinario ferite al torace, all’addome, ad un gluteo e al collo, ma presenta anche alcune contusioni compatibili con un investimento. Sceso dal furgone per sfuggire alle coltellate, potrebbe essere stato investito dalla stessa ambulanza.
Chi era la vittima
Il veterinario era molto noto nel suo campo. I colleghi lo ricordano come un professionista «serissimo, molto preparato, lui stesso allevatore di cavalli». Sposato con una dentista, Patrizia Pasutto, padre di una bambina di 4 anni, Pinciaroli operava presso ambulatori di Macerata, Sambucheto, Potenza Picena, Recanati. Numerosi i circoli ippici che si rivolgevano a lui, anche se il professionista curava anche animali di piccola taglia. A Montelupone lo si vedeva in giro solo insieme alla moglie e alla figlioletta.