Bimbi e fumo passivo, arriva Ector l’orsetto speciale che li protegge

Bimbi e fumo passivo, arriva Ector l’orsetto speciale che li protegge

Nella lotta contro il fumo passivo a danno dei più piccoli è arrivato un orsetto speciale, si chiama Ector e protegge i bimbi dal fumo passivo.

Come funziona

Si tratta di un peluche che tossisce ogni volta che qualcuno fuma vicino a lui: “così facendo scoraggia i fumatori, avverte i genitori ed educa i bambini a tenersi lontani dalle minacce del fumo”.

A lanciarlo è una collaborazione tra le aziende Roche e Trudi, con il patrocinio di Women against cancer in Europe (Walce).

I dati in Italia

In Italia il 52% dei bambini nel secondo anno di vita è esposto abitualmente al fumo passivo, inala cioè il fumo di chi si accende una sigaretta accanto a lui oppure le particelle che si sprigionano dai vestiti e dai capelli di chi fuma abitualmente. Il 49% dei neonati e dei bambini fino a 5 anni è figlio di almeno un genitore fumatore e il 12% ha entrambi i genitori fumatori, mentre circa un neonato su 5 ha una madre fumatrice.

Il progetto

Per sensibilizzare sul tema e favorire la protezione dei bambini nasce Il progetto “Ector The Protector Bear”, promosso da Roche con il patrocinio di WALCE – Women Against Lung Cancer in Europe – è nato per sensibilizzare sul tema e favorire la protezione dei bambini. “Credo sia molto importante che un’azienda come Roche non si limiti solo a mettere a disposizione dei farmaci: ritengo che il ruolo dell’industria farmaceutica sia anche quello di contribuire, sensibilizzare e sostenere la prevenzione con trasparenza, oltre a fare ricerca. – commenta Maurizio de Cicco, Presidente e Amministratore Delegato di Roche Spa.

“Siamo convinti che l’informazione resti uno strumento essenziale per contrastare le gravi patologie legate al fumo e al fumo passivo come nel caso del tumore al polmone.”
Esiste ancora un gap informativo da parte di genitori e familiari: Giulia Pasello, oncologa, sottolinea quanto il fumo passivo, cioè indiretto, faccia male quanto quello diretto e collabori non poco all’insorgenza di disturbi cardiocircolatori e respiratori. L’oncologa sottolinea anche come si verifichino tra le 150.000 e le 300.000 bronchiti e polmoniti già sotto i 18 mesi.

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