G7, Trump e Merkel cancellano la conferenza stampa finale
Al via la seconda e ultima giornata di incontri al G7 di Taormina. Dalla prima giornata è venuta fuori una sostanziale intesa sul piano della gestione migranti e sulle misure anti terrorismo, meno concordi i sette sulla gestione della questione climatica.
“Un benvenuto ai componenti del G7, ai leader e le organizzazioni che partecipano a questa seduta ‘outreach’. Quest’anno abbiamo messo al centro di questa sessione i rapporti con l’Africa”. Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni aprendo i lavori della seconda giornata del vertice di Taormina accogliendo, oltre ai sette leader ed i vertici Ue, anche i leader di Etiopia, Kenya, Niger, Nigeria e Tunisia e i rappresentanti di Unione Africana, Banca Mondiale, Ocse, Onu, Fmi e Banca africana per gli investimenti.
Dichiarazione comune anti terrorismo
«Noi leader del G7 esprimiamo la nostra più sentita vicinanza e le nostre sentire condoglianze per il brutale attacco e le vittime di Manchester che dimostra come dobbiamo rafforzare i nostri sforzi e trasformare i nostri impegni in azioni».
Lo scrivono i leader del G7 nella dichiarazione comune per la lotta al terrorismo, in 15 punti.
Condanna decisa contro il terrorismo e tutte le sue manifestazioni: la lotta al terrore rimane una delle maggiori priorità del G7. Uniti nel rendere sicuri i nostri cittadini e preservare i loro valori e stili di vita.
Internet “complice” dei terroristi
Si legge ancora: “Combatteremo l’abuso di Internet da parte dei terroristi. Pur essendo una delle principali conquiste delle ultime decadi, Internet ha anche dimostrato di essere un potente strumento per gli scopi terroristici. Il G7 chiama i service providers e i social media ad aumentare gli sforzi contro i contenuti terroristici».
«Ci impegniamo ad un approccio collettivo per gestire e controllare i rischi derivanti dai foreign fighters. Spingeremo sulle risorse per costruire una capacità dei paesi di transito di gestire il fenomeno per controllare la minaccia dei loro spostamenti e rientri, in particolare nei luoghi d’origine», scrivono i Capi di stato e di governo sottolineando che particolare attenzione sarà posta anche alle categorie vulnerabili, come donne e bambini, che non possono essere perseguibili, in accordo con gli standard internazionali sui diritti umani.
Trump diserta la conferenza stampa e andrà via per primo
Donald Trump ha deciso che lascerà Taormina al termine dei lavori del G7 senza tenere la consueta conferenza stampa. La questione del Russiagate che infiamma negli Usa lo costringe ad un rientro in tempi brevi. Questo è quanto emerge dal programma della giornata del presidente americano diffuso dalla Casa Bianca. Dopo il pranzo di lavoro con gli altri leader, Trump nel pomeriggio si recherà subito alla base di Sigonella dove parlerà alle truppe Usa.
Poi l’imbarco sull’Air Force One che lo riporterà con la first lady Melania a Washington.
Trump non vuole chiudere il suo primo lungo viaggio all’estero con un incontro con i giornalisti che potrebbe metterlo in serio imbarazzo davanti al mondo intero in caso di domande sullo spinoso caso del Russiagate appunto.
Anche Angela Merkel lascerà Taormina al termine dei lavori del G7 senza tenere la consueta conferenza stampa finale. La Merkel avrà solo un breve colloquio con i giornalisti tedeschi, non con la stampa internazionale.
Nessun vero accordo su commercio e clima
Si resta al palo su commercio, attuazione degli accordi climatici e sicurezza alimentare. Si compie un passettino sulle migrazioni, che vengono riconosciute «questione globale», restando però spoglie di azioni concrete.
Manifestazione No Summit e incubo black bloc
C’è timore per il corteo contro il summit di Taormina. L’incubo di black bloc o infiltrati estremisti perseguita i negozianti e a nulla servono le rassicurazioni dei promotori della manifestazione. Il clima di tensione e attesa che si è creato ha portato ad una corsa alla messa in sicurezza dei negozi. In molti stanno istallando protezioni in legno o metallo davanti alle vetrine. “Le faremo mettere stasera perché non si sa mai – racconta la titolare di una profumeria – meglio prevenire e curarsi in salute”. A suscitare la preoccupazione di gran parte dell’area di Giardini Naxos, anche un’ordinanza del sindaco che dispone la chiusura dei negozi: “Chi avrà bisogno di mangiare o bere qualcosa come farà? E i servizi igienici? Tutti chiusi. È un problema di accoglienza, si poteva gestire in un altro modo”.