Vaccini obbligatori a scuola, il decreto è in vigore da oggi
Da oggi, 8 giugno, è in vigore il Decreto legge sulle vaccinazioni per potersi iscrivere a nidi e materne, approvato il 19 maggio scorso dal Consiglio dei ministri e pubblicato ieri sera in Gazzetta ufficiale dopo la firma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Per le scuole dell’obbligo – fino a 16 anni – la mancata vaccinazione non comporta il divieto a iscriversi, ma scattano richiami dall’ASL e sanzioni.
Le novità
Le disposizioni contenute nel testo sono valide da oggi, e dunque per il prossimo anno scolastico.
Si potrà presentare, per l’iscrizione a scuola, un’autocertificazione delle vaccinazioni eseguite dal bambino; in caso di coinvolgimento del Tribunale dei minori (se un bambino non è stato vaccinato per ragioni diverse da quelle mediche), non è più menzionata in modo specifico la “sospensione della potestà genitoriale”.
I 12 vaccini obbligatori
Sono confermate tutte le vaccinazioni già annunciate:
anti-poliomelitica;
anti-difterica;
anti-tetanica;
anti-epatite B;
anti-pertosse;
anti Haemophilus influenzae tipo B;
anti-meningococcica B;
anti-meningococcica C;
anti-morbillo;
anti-rosolia;
anti-parotite;
anti-varicella.
Tutte le vaccinazioni indicate come obbligatorie (ma anche quelle raccomandate dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale – cioè, in più, anti-pneumococcica, anti-HPV e anti-rotavirus) sono gratuite.
Le sanzioni se non si vaccina
Nel testo del decreto restano le sanzioni già annunciate per chi decidesse di non vaccinare i propri bambini. Senza vaccinazioni è vietata l’iscrizione di bimbi a nidi e materne (da 0 a 6 anni). Sanzioni invece per i genitori di bambini che frequentano le elementari, le medie e i primi due anni delle superiori se i loro figli non sono a posto con i vaccini. L’entità della multa va da 500 a 7500 euro.
Per chi deve frequentare la scuola dell’obbligo (elementari, medie e primo biennio delle superiori, fino a 16 anni) non c’è divieto d’iscrizione ma sono previste sanzioni economiche ed eventualmente segnalazione da parte dell’ASL al Tribunale dei minori.
Per chi vale l’obbligo
Non tutti i bambini devono fare tutte le 12 vaccinazioni previste dall’obbligo. Il decreto, infatti, specifica che quelle richieste sono relative alla “coorte di nascita”, cioè all’età del bambino al momento dell’iscrizione a scuola.
Questo significa che un bambino che a 8 mesi comincia il nido non deve già essere vaccinato per morbillo-rosolia-parotite, visto che questa vaccinazione è in calendario tra 13 e 15 mesi. (Ovviamente, dovrà però essere vaccinato nei tempi previsti).
Nati 2001-2011
Dovranno aver fatto l’esavalente (anti epatite B, tetano, pertosse, polio, difterite, Haemophilus influenzae b) e la trivalente MPR (anti morbillo, parotite e rosolia), per un totale di 9 vaccinazioni.
Nati 2012-2016
Dovranno aver fatto esavalente, trivalente MPR e anti-meningococco C, per un totale di 10 vaccini.
Nati nel 2017
Dovranno fare tutti i vaccini dei nati negli anni precedenti (esavalente, trivalente, meningococco C) più meningococco B e varicella, per un totale di 12 vaccini. Il che, comunque, non significa dover fare 12 punture, visto che molti vaccini sono polivalenti.
Per i nati dal 2001 in poi, sono gratuite tutte le vaccinazioni indicate come obbligatorie. Le vaccinazioni sono gratuite anche quando è necessario recuperare somministrazioni non ancora effettuate (per esempio il bambino di 2 anni che debba ancora effettuare anti-morbillo).
Le deroghe
Il decreto stabilisce due casi particolari nei quali sia possibile evitare (o rimandare) le vaccinazioni: se il bambino ha già avuto la malattia che dovrebbe essere evitata dal vaccino. In particolari condizioni di salute, che rendono la vaccinazione temporaneamente o definitivamente inappropriata.