Fmi, Pil in crescita +1,3%: “Dati positivi, ma rischi significativi”
C’è ottimismo per la ripresa economica italiana. Il Fondo monetario internazionale prevede una crescita del prodotto interno lordo pari all’1,3%, un rialzo significativo. Nonostante il pil in rialzo, l’organizzazione dei governi nazionali chiede prudenza, perché restano dei “rischi significativi”.
Una crescita dell’1,3% per poi riattestarsi all’1% nel triennio dal 2018 al 2020. Ad aprile, il fondo monetario, prevedeva un aumento del Pil, per il 2017-18, dello 0,8%. Poi, nel documento di economia e finanza di aprile aveva stimato un positivo dell’1,1% nel 2017 e dell’1% per il 2018.
Washington mette in guardia
L’Italia sta attuando una politica monetaria moderatamente espansiva, anche se eccezionalmente accomodante. Washington avverte sui prezzi bassi delle materie prime decisi dallo Stivale: “Nonostante la crescita del pil, i rischi al ribasso sono significativi e legati alle fragilità finanziarie, alle incertezze politiche, a una possibile battuta d’arresto del processo di riforma ed alla normalizzazione del corso della politica monetaria”.
I consigli dell’Fmi all’Italia
Il debito pubblico, in Italia, resta consistente ed espone la nazione “al rischio di una dura e pro-ciclica correzione”. Servono riforme strutturali “ambiziose e omnicomprensive”: soprattutto sulla legge sulla concorrenza e della modernizzazione della pubblica amministrazione, aiutare gli istituti che soffrono di una debole capacità di gestione interna, agire per quanto riguarda il recupero crediti ed allineare le procedure fallimentari alle pratiche europee già consolidate.
L’Fmi, inoltre, consiglia di migliorare la tassazione sulle proprietà e il consumo, ridurre la pressione sui fattori produttivi, tagliare il cuneo fiscale, accelerare la riforma del catasto, rivedere i parametri pensionistici, introdurre una moderna tassazione sugli immobili, introdurre un salario minimo, rafforzare le misure contro la povertà e rialzare la bassa produttività.