Segati e sepolti, rinvenuti cadaveri di 2 boss: arrestati responsabili
La polizia di Napoli ha rinvenuto i corpi di due pregiudicati considerati ras del contrabbando, erano stati trovati segati in quattro parti in buste nere per i rifiuti nella campagna di Afragola (Napoli) il 16 febbraio scorso.
Arrestati i presunti i killer che sono stati sottoposti ad ordinanza di custodia cautelare. Saranno gli inquirenti a spiegare il movente del macabro omicidio di Luigi Rusciano, 53 anni di Mugnano, e di Luigi Ferrara, 43 originario di Casoria, fratello di un pentito di camorra suicidatosi in carcere.
Un minorenne tra i responsabili
Tra gli arrestati anche un minorenne, all’epoca dei fatti aveva 16 anni, mentre il suo complice è un 18enne. Le indagini hanno permesso di far luce sul ritrovamento dei resti di corpi in alcune buste di plastica in un terreno di Afragola, in piena campagna a Contrada Ferrarese, a ridosso di una discarica. La fossa, profonda circa un metro, era ai bordi di una strada interpoderale in una zona di difficile accesso. La polizia si trovò di fronte ad uno spettacolo raccapricciante: i corpi dei due erano tranciati in quattro parti.
Tra le ipotesi sul movente un conflitto nel mondo dei trafficanti di sigarette oppure la guerra tra i clan di camorra nell’area Nord di Napoli. Nel rione Salicelle, dove le vittime erano state viste per l’ultima volta, abitano persone vicine agli Amato-Pagano, sodalizio attivo anche nel traffico internazionale di sigarette. Possibile uno sgarro, o una invasione di campo da parte dei due, pagata con la vita.
Gli investigatori li cercavano dallo scorso 31 gennaio, quando avevano fatto perdere le loro tracce nei pressi del Rione Salicelle, ad Afragola.