La Corea del Nord prepara nuovo test, il G7 chiede intervento Onu
La tensione internazionale è alle stelle. La Corea del Nord non ferma i test nucleari e lo scacchiere intercontinentale si posiziona. Secondo il quotidiano sudcoreano Asia Business Daily, Kim starebbe spostando un missile balistico intercontinentale verso occidente. Il razzo è in movimento da lunedì ed è stato avvistato mentre veniva spostato di notte.
Il ministero della difesa della Corea del Sud ha dichiarato di non poter confermare le rivelazioni della testata Asia Business, poiché, secondo la redazione del giornale riferite da un contatto segreto. Secondo il ministero, la Corea del Nord sarebbe pronta a lanciare più missili intercontinentali. Il 9 settembre, anniversario della fondazione dello Stato, e il 10 ottobre, giorno della nascita del Partito dei Lavoratori, sono le date considerate più probabili per nuovi test.
La Merkel e Trump hanno parlato a lungo telefonicamente. La Casa Bianca fa sapere che il leader americano ha fatto presente alla cancelliera tedesca che “tutte le opzioni per affrontare la minaccia nordcoreana sono sul tavolo”.
L’Onu: “Il test più potente di sempre”
Il sottosegretario generale alle Nazioni Unite, Jeffrey Feltman, avverte: “È il test nucleare più potente mai realizzato in precedenza”. L’ambasciatore Usa all’Onu, Nikki Haley, ha chiesto che vengano adottate le più forti misure possibili contro Pyongayang. Dall’ambasciatore arriva anche un attacco non troppo velato alla Cina: “Chiunque continua a fare affari con la Corea del Nord sta solo aiutando il regime”. Lo Stato cinese riferisce che non permetteranno guerra e fiamme nella penisola.
Il G7 chiede l’intervento dell’Onu
Una dichiarazione firmata da Paolo Gentiloni, Justin Trudeau, Emmanuel Macron, Angela Merkel, Shinzō Abe, Theresa May, Donald Trump, Jean-Claude Juncker e Donald Tusk riferisce che: “La Corea del Nord deve immediatamente abbandonare tutti i programmi nucleari e i programmi di missili balistici in una maniera che sia completa, verificabile e irreversibile. Siamo pronti a rafforzare ancora le misure che puntano a raggiungere l’obiettivo di fermare i test nucleari della Corea del Nord e richiamiamo con forza il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ad assumersi le sue responsabilità e lavorare per l’adozione di una nuova ed efficace risoluzione che includa misure più forti. Nonostante gli sforzi fatti negli ultimi decenni, il programma nucleare nordcoreano è più avanzato e pericoloso che mai. Il nostro approccio non ha funzionato, abbiamo fatto molti colloqui ma non ha mai funzionato, il tempo per le mezze misure è finito”.