Corea del Nord, gli Usa pensano ad opzione militare: Kim non si ferma

Corea del Nord, gli Usa pensano ad opzione militare: Kim non si ferma

Dopo l’ultima provocazione di Pyongyang con il lancio di un missile che a sorvolato l’isola di Hokkaido in Giappone, il Consiglio di sicurezza dell’Onu si è nuovamente riunito.

Sul tavolo l’opzione militare

Il consigliere per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, H.R. McMaster, ha parlato chiaro: “C’è un’opzione militare” per fermare la Corea del Nord ma non è necessariamente la migliore”.

Occorre però che “tutte le nazioni facciano il possibile per affrontare questo problema senza arrivare alla guerra. E c’è consenso, tra le principali nazioni, sul fatto che la denuclearizzazione della penisola sia l’unico traguardo accettabile.

L’ambasciatrice americana all’Onu, Nikki Haley, intervenuta con McMaster al briefing con i cronisti della Casa Bianca, interpellata sulla possibilità di un embargo petrolifero totale contro Pyongyang, ha detto che le sanzioni varate hanno già “strangolato” economicamente la Corea del Nord anche se continua a provocare e a comportarsi in maniera irresponsabile.

La strategia dell’embargo

“Ci vuole tempo tempo perché una strategia funzioni”, ha osservato McMaster riferendosi all’ultimo round di sanzioni Onu che ha imposto un tetto alle forniture di greggio per Pyongyang e messo al bando il tessile del regime. “Il nostro è stato un approccio forte ad un problema molto complesso – ha aggiunto – vedremo se avrà successo”.

Trump incontrerà tutti i leader

Il presidente Usa, Donald Trump, è atteso in Corea del Sud per un incontro con il leader. Intanto terrà una serie di incontri con i leader mondiali a margine della riunione dell’Assemblea generale dell’Onu che si terrà la prossima settimana a New York: vedrà i leader di Francia, Emmanuel Macron, e Israele, Benjamin Netanyahu incontrerà anche l’emiro del Qatar e il giorno dopo i leader di Giordania, dell’Autorità palestinese, del Regno Unito e dell’Egitto.

Giovedì faccia a faccia del presidente americano con i leader della Turchia, dell’Afghanistan e dell’Ucraina prima di organizzare un pranzo con i leader della Corea del Sud e del Giappone.

“Completeremo il programma nucleare”

Pyongyang prosegue per la sua strada e, ignorando i moniti internazionali, Kim Jong-un promette di «completare il programma nucleare» nonostante le sanzioni Onu. Il leader nordcoreano aggiunge che il suo obiettivo è «pareggiare gli equilibri di potere con gli Usa» e far sì che il governo statunitense «non abbia il coraggio di parlare di “opzione militare” per la Corea del Nord».

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