Ondata epidemica, 4 virus poco aggressivi ma con tante vittime: oltre 5milioni

Ondata epidemica, 4 virus poco aggressivi ma con tante vittime: oltre 5milioni

Gli epidemiologi, per disegnare il profilo dell’influenza in arrivo, sintetizzano così: “Sarà mediamente cattiva”. Parlano di un’ondata epidemica non troppo aggressiva, molto simile a quella passata. Anche se la composizione del vaccino, come annuncia l’Agenzia italiana del farmaco, sarà leggermente diversa. Perché l’Organizzazione mondiale della sanità ha raccomandato di aggiungere una nuova variante del virus AH1N1, detta Michigan.

L’ondata epidemica

“Prevediamo che dall’autunno alla primavera si ammaleranno circa cinque milioni di italiani. I virus individuati sono quelli che hanno contato più casi in Australia, dove l’inverno è appena finito”, spiega Fabrizio Pregliasco, virologo e ricercatore del dipartimento di Scienze Biomediche per la salute dell’università di Milano. Lì la diffusione della malattia è stata estesa, secondo i rapporti degli epidemiologi australiani, ma non ha destato allarme. Non particolarmente grave.

Sulla base di questi dati anche da noi, teoricamente, dovrebbe essere così. Una variabile sarà il meteo: la stagione più o meno rigida determina, infatti, l’estensione del contagio. Se l’inverno dovesse essere freddo, sicuramente l’ondata epidemica mieterà molti più pazienti. Se, al contrario, il clima dovesse essere più mite, saranno i virus parainfluenzali ad avere il sopravvento. Tuttavia, a parlare è Caterina Rizzo epidemiologa dell’Istituto: “Fare delle previsioni è sempre molto difficile perché il virus è imprevedibile e può trasformarsi in qualcosa di diverso”. Sono diversi i fattori che possono portare ad un quadro diverso da quello che viene disegnato a settembre.

I parainfluenzali

I parainfluenzali hanno già cominciato a circolare e a mettere a letto. Oltre alla febbre (non troppo alta), mal di gola, naso chiuso, tosse. In una forma viene coinvolto anche l’apparato gastrointestinale. “In questo settembre dal clima ballerino quello che vediamo è un incremento delle sindromi parainfluenzali, tra i 60 e gli 80mila casi solo nell’ultima settimana. Colpa degli sbalzi di temperatura che facilitano la circolazione dei virus”, aggiunge Pregliasco.

La profilassi

Le preoccupazioni, in questo momento, si concentrano sul vaccino. Negli ultimi anni, per motivi diversi (anche ingiustificati), c’è stata una caduta verticale della profilassi. Secondo un’indagine di Assosalute, l’Associazione farmaci da automedicazione, gli anziani protetti sono oggi il 45% di quelli che ne avrebbero bisogno. La copertura anti-influenzale, perché dedicata soprattutto ad una fascia di popolazione adulta, non è stata sfiorata dalla diffidenza.

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