Lampedusa, tentativo di violenza sessuale: per il sindaco è emergenza
Arriva da Lampedusa la denuncia di una che ha raccontato di aver subito un tentativo di violenza, in casa sua, da cinque uomini di origine magrebina. I presunti aggressori sarebbero tutti cittadini tunisini, ospiti dell’hotspot dell’isola.
L’aggressione
Sembra però che gli uomini si siano dati alla fuga di fronte alla reazione della donna, che ha cominciato a gridare e a chiedere aiuto facendo credere loro che ci fossero alcuni familiari in casa. La donna, 50 anni, sposata e con figli, ha presentato denuncia ai carabinieri che hanno avviato le indagini per identificare gli aggressori. La sua abitazione si trova lungo la strada che dalla struttura di accoglienza di contrada Imbriacola conduce fino al centro del paese.
La denuncia del sindaco: “E’ emergenza sicurezza”
Nelle scorse settimane il sindaco Totò Martello aveva denunciato la mancanza di sicurezza sull’isola, segnalando una serie di reati come piccoli furti e molestie, commessi, a suo dire, proprio dai tunisini. Le sue dichiarazioni avevano innescato anche una dura polemica con l’ex primo cittadino Giusi Nicolini. Oggi Martello torna sulla questione: «Quando ho segnalato che c’era un problema sicurezza a Lampedusa sono stato accusato di essere razzista e xenofobo. Adesso i fatti mi stanno dando ragione. La questione fondamentale», dice il sindaco, «è quella relativa al controllo del territorio. Lampedusa non può ospitare più di 250 migranti; in questo momento sono oltre il doppio. Gli ultimi cento tunisini sono sbarcati la notte scorsa, rimpiazzando quelli che erano appena stati trasferiti sulla terraferma».
Ripresi gli sbarchi
Dopo un periodo di relativa calma, da alcune settimane a Lampedusa sono infatti ripresi gli sbarchi dei migranti. “Occorre accelerare le procedure di trasferimento dall’isola. Ho già parlato con la Prefettura e con le forze dell’ordine, adesso chiederò di parlare con il ministro. Lampedusa è un’isola ospitale, ma la sicurezza è la prima cosa che bisogna assicurare non solo ai lampedusani ma agli stessi migranti”.
Sulla più grande delle Pelagie è stata rafforzata la presenza delle forze dell’ordine. “Sono arrivati 12 carabinieri e 6 militari della Guardia di finanza – spiega Martello -, pattugliano il territorio, ma quando si superano i limiti nella capacità di accoglienza come accade qui con 500 migranti ospiti dell’hotspot non ci sono controlli che tenganoi E nelle prossime ore sono attesi altri 90 migranti”.