Elezioni Sicilia, Cancelleri: “Per Musumeci una vittoria contaminata”
Elezioni Sicilia, Giancarlo Cancelleri perde la corsa a governatore della Regione con Nello Musumeci. Al termine di un duello quasi all’ultimo voto il candidato del Movimento 5 Stelle non è riuscito a superare il leader della coalizione del centro destra.
“Non chiamerò il vincitore perché altrimenti avrei dovuto chiamare tutti quelli che hanno vinto nelle liste che lo hanno sostenuto”, ha detto Cancelleri commentando il risultato del voto. “Questa è una vittoria contaminata dagli impresentabili e dalla complicità dei media nazionali. Ed è contaminata da Nello Musumeci che ha candidato gli impresentabili”.
Chi è Giancarlo Cancelleri
È nato a Caltanissetta, ha 42 anni ed è sposato. È diplomato geometra e lavora dal 2000 nel settore metalmeccanico dove nel 2007 è passato da magazziniere all’ufficio tecnico.
Nelle elezioni del 2012 prese 368mila voti, pari a poco più del 18%. Ha iniziato a fare politica nel 2007, quando ha costituito un comitato civico a Caltanissetta contro l’aumento delle tariffe delle bollette. L’8 settembre dello stesso anno è stato tra gli organizzatori del V-Day nella sua città – i “Vaffanculo Day” di Beppe Grillo – e poi ha partecipato alla fondazione dei “Grilli Nisseni” e del MoVimento 5 stelle di Caltanissetta. Nel 2008 ha fatto campagna elettorale per i candidati alle regionali della lista “Amici di Beppe Grillo” e organizzato il secondo V-Day.
Nel 2009 è stato candidato alla elezioni comunali di Caltanissetta con la lista civica Grilli Nisseni e nel 2010 ha fondato la Scorta Civica, un comitato di cittadini con l’obiettivo di sostenere i magistrati minacciati dalla mafia, che ha vinto il premio Pippo Fava per l’impegno civico. Ha organizzato giornate di solidarietà agli immigrati, gruppi di acquisto di biciclette elettriche e un programma chiamato Rete sociale, in cui professionisti offrono un’ora a settimana di prestazioni gratuite alle persone in difficoltà. Il suo programma prevede i tagli dei costi della politica (tra cui la riduzione a 2.500 euro dello stipendio dei deputati regionali), la gestione pubblica dell’acqua, l’ammodernamento delle infrastrutture e la promozione di politiche a tutela dell’ambiente.