Rolling Coal, se inquinare ti rende “più figo” degli altri
Una moda (ci si augura che finisca presto). Ma nelle strade americane impazza un altro fenomeno tutto social. Il rolling coal, o coal roller. In pratica si tratta di “sparare” fumo nero ai ciclisti, pedoni o alle auto ecologiche. Sono enormi Suv o pick-up a motore diesel modificato o con disinserito il controllo per i gas di scarico, con tubi di scappamento potenziati e spesso verticali (come i camion che girano per gli States) che emettono – volutamente – nubi di fumo nero. In particolare in fase di sorpasso di ciclisti, pedoni e auto ecologiche (elettriche o ibride). Secondo il New York Times, che ne ha parlato all’inizio di settembre, due mesi prima delle elezioni presidenziali, chi guida i coal roller ha un profilo ideologico ben preciso e una motivazione di base: “Inquino fin che mi pare perché non può essere limitata la mia libertà”.
E il fenomeno è diventato in pochissimo tempo “social”: decine di pagine su facebook con migliaia di follower e, dopo l’elezione di Trump sono aumentati i video postati su YouTube. Ci sono siti che spiegano come truccare i motori per produrre più fumo. Uno di questi, prima di spiegare che i rolling coal sono “un sistema per ribellarsi contro gli ambientalisti e l’ossessione governativa dell’impronta carbonica (carbon footprint)”, quasi si scusa dicendo che “sì, per diventare un coal roller dovete acquistare un veicolo diesel e abbandonare il vostro motore a benzina che ruggisce per uno che fa le fusa”. I diesel negli Stati Uniti sono poco diffusi, hanno un mercato quasi solo per il trasporto pesante e, dopo lo scandalo dieselgate della Volkswagen, le limitate vendite di auto si sono ridotte.
I coal roller sono vietati in alcuni Stati, per esempio in New Jersey che ha messo una multa fino a 5 mila dollari. In altri Stati la legge è in discussione (Illinois), in Maryland e Colorado non è passata grazie al voto contrario dei repubblicani.