Thor: Ragnarok, il film che ha fatto quasi impallidire tutto l’universo Marvel

Thor: Ragnarok, il film che ha fatto quasi impallidire tutto l’universo Marvel

Thor: Ragnarok è un film del 2017 diretto da Taika Waititi. Basato sull’omonimo personaggio dei fumetti Marvel Comics, è il sequel di Thor: The Dark World e il diciassettesimo film del Marvel Cinematic Universe. Prodotto dai Marvel Studios e scritto da Eric Pearson, Craig Kyle e Christopher Yost, il film è interpretato da Chris Hemsworth, Tom Hiddleston, Cate Blanchett, Idris Elba, Jeff Goldblum, Tessa Thompson, Karl Urban, Mark Ruffalo e Anthony Hopkins.

Trama

Nei due anni successivi alla guerra di Sokovia, Thor vaga per l’universo alla ricerca delle Gemme dell’Infinito ed ora è prigioniero di Sutur. Egli rivela che Odino non si trova più ad Asgard e che una volta unito la propria corona alla Fiamma Eterna, il regno degli dei sarebbe stato distrutto dal Ragnarok. Una volta sconfitto Sutur, Thor torna su Asgard dove trova Loki sotto le mentite spoglie del padre. CVCosì Thor costringe il fratello a tornare sulla Terra a recuperare il padre. I due trovano Odino in Norvegia. Odino rivela ai figli di essere prossimo alla morte e che con la sua dipartita Hela, la sua primogenita, verrà liberata dalla prigione in un cui era stata rinchiusa millenni fa. Hela era il braccio destro di Odino e insieme a lui conquistò i Nove Regni, ma quando la sua brama di potere crebbe a dismisura Odino fu costretto a imprigionarla.A seguito di una battaglia con la sorella i due si ritrovano sul pianeta Sakaar. Thor viene catturato da una cacciatrice di taglie chiamata SR-142, che lo consegna al governatore del pianeta, il Gran Maestro. Qui incontra anche Loki, che è riuscito a entrare nelle grazie del Gran Maestro, e scopre che SR-142 è in realtà una delle Valchirie, leggendarie combattenti di Asgard sconfitte da Hela. Thor viene costretto dal Gran Maestro a combattere contro il suo vecchio amico Hulk, riesce quasi a sconfiggerlo ma il Gran Maestro manipola la gara in modo da far vincere Hulk. Dopo il combattimento, il protagonista convince Hulk e SR-142 a fuggire con lui per salvare Asgard. Una volta su Asgard, ormai sotto il dominio di Hela, gli eroi intraprendono una battaglia. Durante il combattimento contro Hela, Thor perde un occhio. In quel momento ha una visione di Odino e capisce che l’unico modo per sconfiggere Hela è scatenare Ragnarok. Thor, quindi,  manda Loki a recuperare la corona di Surtur e ad immergerla nella Fiamma Eterna. Allora Surtur rinasce e distrugge Asgard, uccidendo così Hela. Thor e gli altri fuggono a bordo dell’astronave del Gran Maestro insieme ai cittadini di Asgard.

Recensione di Thor: Ragnarok:

Dal primo minuto tutta quella faccenda della comicità e dell’improvvisazione per buona parte della sceneggiatura è alla luce del sole senza nessuna vergogna.

Hemsworth sembra divertirsi molto, e i suoi combattimenti sono finalmente fluidi e variegati. Ci fa di tutto con quel martello, almeno finché ce l’ha. Poi, finalmente, diventa davvero un Dio del Tuono, e non il solito piagnone figlio di papà. Ora il film parte come un treno, succedono trenta cose in venti minuti, ma è tutta fretta per arrivare finalmente a Sakaar, il pianeta discarica, dove Hulk fa il gladiatore e Jeff Goldblum il parrucchiere spaziale, altrimenti detto Gran Maestro.

Qui Waititi ha tirato fuori il meglio di sé e di tutti quanti. Hemsworth e Ruffalo insieme sono ridicoli, e sono abbastanza sicura che in almeno un paio di occasioni quest’ultimo facesse fatica a tener una faccia seria. Jeff Goldblum, invece, ruba sistematicamente la scena a tutti. A lui le battute tra cui “ASSGARD” e “THOR, ZIO DEL TUONO”. In Thor: Ragnarok il livello è basso, la finezza non esiste, è tutto una grossa caciara, e funziona a meraviglia. A dirla tutta credo sia il film Marvel che meno si prende sul serio, nonostante abbia tutti i suoi elementi classici.

Praticamente non uscivo così contenta da un film Marvel da I Guardiani della Galassia. Non ha la stessa finezza, né gli stessi eccellenti montaggi musicali, ma c’è una spontaneità di fondo che fa impallidire tutti i sentimenti costruiti a tavolino degli altri film.

Thor: Ragnarok è, posso dirlo in serenità un gran bel film che finalmente ci fa divertire!

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