M5S, anche a Bologna scoppia il caso firme false
Ci sono quattro indagati nell’inchiesta sulle presunte irregolarità per la raccolta firme del Movimento 5 Stelle per le Regionali del 2014 in Emilia Romagna. Il reato ipotizzato è la violazione della legge elettorale. L’indagine della Procura di Bologna è partita un mese fa dopo aver ricevuto dai carabinieri di Vergato un fascicolo contenente un’indagine durata due anni, iniziata a seguito di un esposto presentato da due ex attivisti del M5S di Monzuno, Stefano Adani e Paolo Pasquino.
Tra i quattro indagati ci sarebbero non solo attivisti ma anche esponenti del consiglio comunale del capoluogo emiliano. Dal Movimento ancora nessuna presa di posizione ufficiale, anche il Blog di Beppe Grillo tace, ma come a Palermo, anche gli indagati di Bologna sembra che dovranno autosospendersi in attesa si faccia chiarezza sulla vicenda.
Aggiornamento:
“Per un episodio tutto da chiarire su una decina di firme a Bologna e per quello di Palermo in cui coloro a cui è stato notificata l’indagine si sono già autosospesi così come faranno gli altri che dovessero venirne a conoscenza”. E’ quanto si legge sul blog di Beppe Grillo, in un post pubblicato poco fa e firmato M5S.”Anche qualcuno di noi a volte sbaglia, ma state sicuri che pagherà, come sempre è accaduto e come sempre accadrà”, è scritto nel post che interviene sul nuovo scandalo “firme false”