Incendio tendopoli in Calabria, ricovero di migranti: un morto
Incendio tendopoli in Calabria. Ha preso fuoco una tendopoli per migranti a San Ferdinando, nella Piana di Gioia Tauro in Calabria. Nel rogo ha perso la vita una persona e altre due sono rimaste.
L’allarme è scattato attorno alle 5, ma quando i vigili del fuoco sono arrivati, per uno degli ospiti era già troppo tardi. Diverse persone sono state invece trasportate in ospedale per ustioni.
L’uomo deceduto è stato trovato carbonizzato e le sue condizioni, al momento, non hanno consentito neppure di stabilirne il sesso.
I due feriti sono stati ricoverati nell’ospedale di Polistena. Le loro condizioni secondo quanto si è appreso non sono gravi.
Incendio tendopoli in Calabria: si indaga per stabilire la causa
I carabinieri e la polizia di stato, giunti sul posto per i rilievi e per le indagini stanno lavorando con i vigili del fuoco che stanno effettuano i rilievi tecnici per stabilire le cause dell’incendio per il momento non accertate.
Si pneso che il rogo sia stato accidentale e non di natura dolosa. Secondo le prime ricostruzioni, le fiamme si sarebbero sviluppate da una zona centrale della tendopoli estendendosi poi al resto della struttura. Probabilmente le fiamme hanno avuto origine da un fuoco acceso dai migranti per riscaldarsi. Sono oltre duecento le baracche e le tende distrutte dall’incendio.
L’accampamento ospitava oltre mille migranti in condizioni igieniche e logistiche estremamente precarie. Questo nonostante sia stata realizzata da tempo una nuova struttura per l’accoglienza dei migranti dove già vivono 500 persone. Sono oltre duecento le baracche e le tende distrutte.
La tendopoli in cui si sviluppato l’incendio adesso è stata sgombrata e per i migranti è allo studio una sistemazione.
Nei mesi scorsi, la prefettura ha più volte annunciato che la tendopoli sarebbe stata abbattuta e che ai migranti sarebbero state offerte condizioni di alloggio più decorose, ispirate all’accoglienza diffusa.
A Reggio Calabria è stat indetta una riunione d’urgenza del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocata d’urgenza dal prefetto, Michele Di Bari, per esaminare la situazione e predisporre la misure necessarie per il superamento dell’emergenza che si é determinata.