Siria, aviazione Usa bombarda truppe di Assad: 31 civili morti

Siria, aviazione Usa bombarda truppe di Assad: 31 civili morti

Aviazione Usa bombarda truppe di Assad. L’aviazione americana, impegnata nella lotta all’Isis, ha bombardato reparti del regime di Bashar Assad. L’attacco è avvenuto in risposta ad un attacco non provocato contro basi dell’alleanza delle Forze democratiche siriane. Gli scontri sarebbero avvenuti a otto chilometri della linea di tregua del fiume Eufrate.

Aviazione Usa bombarda truppe di Assad: la dinamica

La giornata di mercoledì si è aperta prima dell’alba con un’operazione aerea israeliana. L’attacco avrebbe colpito una base alle porte della capitale. Poi è proseguita con l’aviazione e l’artiglieria americana che avrebbero bersagliato le cittadine di Douma, Beit Sawa e Hammouriyeh, uccidendo 31 civili. Tra questi, dodici bambini. I feriti sono 65. Altre fonti hanno parlato di ottanta morti. Il Pentagono ha comunicato che i raid sono stati decisi come risposta ad un attacco delle truppe siriane contro le basi della Sdf, l’alleanza delle Forze democratiche siriane. “Abbiamo reagito per respingere l’aggressione contro i nostri alleati impegnati nella lotta contro lo Stato Islamico”, hanno fatto sapere gli americani.

Aviazione Usa bombarda truppe di Assad: “Le brigate di Assad stanno usando di nuovo armi chimiche”

Il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian, ha denunciato: “Le brigate di Assad stanno usando di nuovo armi chimiche: ordigni con testate a base di cloro, un gas tossico che colpisce i polmoni”. Ed ha anche accusato la Turchia e l’Iran di violare le leggi internazionali. È arrivata la replica del ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov: “Gli Stati Uniti non hanno mostrato prove dell’uso di armi chimiche da parte del governo della Siria”. Lavrov, inoltre, aggiunge: “Senza alcun procedimento, gli americani ritengono che la colpa del presunto impiego di armi chimiche sia di Assad (presidente Bashar al Assad) e della Russia”. Il generale Paul E. Funk, comandante in capo della Coalizione anti-Isis, ha ribadito che le truppe statunitensi non si ritireranno.

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