Influenza record, altre 4 settimane e sfioreremo otto milioni di casi
Influenza record, la fine del 2017 era stata caratterizzata da un elevato numero di soggetti malati e purtroppo, ad oggi, i numeri non sono diminuiti.
Influenza record: il ceppo addizionale di influenza B
Pierangelo Clerici, il presidente dell’Associazione microbiologi clinici italiani e direttore dell’Unità Operativa di Microbiologia dell’Azienda socio sanitaria territoriale Ovest di Milano ha chiarito che : “l’attività influenzale continuerà probabilmente ancora per alcune settimane. I motivi dell’elevato impatto clinico (e anche mediatico) di questa stagione sono molteplici, ma l’elemento più significativo è la circolazione imprevista di un ceppo addizionale di influenza B rispetto alle precedenti stagioni. Infatti, nella stagione in corso hanno circolato 4 distinti ceppi di virus dell’influenza (AH1N1, AH3N2, B/Victoria e B/Yamagata), mentre normalmente co-circolano 3 ceppi influenzali. Il 66% delle infezioni risulta sostenuto proprio dal ceppo virale aggiuntivo B/Yamagata”.
“La stagione influenzale 2017-18 che stiamo affrontando è stata caratterizzata dall’alto numero di casi. Nella prima settimana di febbraio continua la discesa della curva epidemica dopo aver raggiunto il picco nei primi 10 giorni del 2018 con un livello d’incidenza “molto alto”.
In questi giorni, tutte le Regioni segnalano una riduzione dell’attività influenzale. Nel complesso, sono dominanti i ceppi influenzali di tipo B, mentre nell’ambito dei virus A prevalgono i ceppi A/H1N1″ ha continuato Clerici all’ adnkronos.
Gli studiosi affermano che l’influenza durerà per altre tre o quattro settimane e dopo aver raggiunto i 7 milioni di casi potremmo addirittura sfiorare gli otto milioni.
Influenza record: bilancio vittime
Le vittime di anni inferiori ai 14 sono state 11, da settembre ad oggi, morti per colpa del virus. I numeri crescono per gli adulti, 115 morti tra cui due donne incinte e 588 casi gravi trasferiti in terapia intensiva.
Il virus uccide perché attacca direttamente i polmoni, causando una polmonite virale primaria.
Clerici parla anche del personale sanitario aggiungendo che: “E’ stato riportato come la particolare e ampia epidemia influenzale 2017-2018 abbia messo a rischio la tenuta dei servizi sanitari essenziali, ponendo l’interrogativo sulla scarsa adesione del personale sanitario alla campagna vaccinale (in media intorno al 10%) e sulla necessità di promuovere tale pratica preventiva come impegno civico tra gli operatori sanitari e di tutti i servizi erogati dallo Stato”.