Elezioni: alle urne 46 mln di italiani. Ecco la guida al voto
Sono oltre 46 milioni e mezzo per la Camera e quasi 43 milioni per il Senato gli elettori chiamati alle urne. Si voterà nella sola giornata di domenica, dalle ore 7 alle 23, in oltre 60 mila sezioni, per la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica.
Ecco il Rosatellum
Per la prima volta i cittadini voteranno con la nuova legge elettorale, denominata Rosatellum, che prevede l’elezione dei parlamentari per un terzo con sistema maggioritario e per due terzi con sistema proporzionale. Sulle schede sarà già scritto il nome di un candidato (per la parte uninominale, e quindi sistema maggioritario) per ogni lista o per ogni coalizione di liste in caso di raggruppamenti di più partiti (gli unici due raggruppamenti sono il centrosinistra ed il centrodestra, gli altri partiti correranno da soli): ogni lista, a sua volta, avrà un elenco di candidati (il famigerato “listino bloccato”) per la parte plurinominale.
Come si vota
Per l’elezione della Camera dei deputati la scheda è rosa, per quella del Senato è gialla. Ciascuna scheda – in un rettangolo – ha il nome e il cognome del candidato nel collegio uninominale. Nel rettangolo o nei rettangoli sottostanti il simbolo della lista o delle liste, collegate al candidato uninominale, con a fianco i nomi e i cognomi dei candidati (da un minimo di 2 a un massimo di 4) nel collegio plurinominale, secondo il rispettivo ordine di presentazione. L’elettore potrà esprimere la propria preferenza apponendo un segno sulla lista prescelta e il voto si estenderà anche al candidato uninominale collegato; oppure potrà apporre un segno su un candidato uninominale e il voto si estenderà alla lista o alle liste collegate in misura proporzionale ai voti ottenuti nel collegio da ogni singola lista.Il voto è valido anche se si appone il segno sia sul candidato uninominale che sulla lista o su una delle liste collegate. Il voto espresso non sarà riconosciuto valido se disgiunto; dunque votare un candidato uninominale e una lista collegata a un altro candidato uninominale rende il voto nullo. E’ inoltro vietato scrivere sulla scheda il nominativo dei candidati e qualsiasi altra indicazione.
In che modo vengono attribuiti i seggi?
Per la parte maggioritaria vince il candidato che ha ottenuto anche un solo voto in più in tutto il collegio: un solo eletto tra tutti i partiti e le coalizioni. Per la parte plurinominale i seggi saranno attribuiti alle liste con il metodo del calcolo proporzionale. Con questo metodo verranno assegnati i posti in Parlamento ai candidati inseriti nei listini bloccati.
L’ ironia di Taffo
…il più tardi possibile. #elezionipolitiche2018 #taffo pic.twitter.com/2CVwh1gbGu
— TAFFO (@taffoofficial) 3 marzo 2018