I giovani disoccupati italiani non vogliono spostarsi per lavoro
I giovani disoccupati italiani non vogliono spostarsi per lavoro. Lo dice l’EUROSTAT nell’ultimo report pubblicato, relativo al 2016. Il 60% dei giovani italiani tra i 20 e i 34 anni si dichiara non disposto a cambiare residenza per trovare un lavoro. La media europea è del 50%.
Giovani disoccupati italiani non vogliono spostarsi per lavoro: dati Eurostat
I giovani disoccupati italiani non vogliono spostarsi per lavoro. A riferirlo è stato ieri l’Eurostat attraverso un comunicato contenente dati relativi al 2016.
La fascia di età dai 20 ai 34 anni, in Italia, presenta la più bassa mobilità tra i giovani occupati dell’UE. Il 98% di coloro che sono attualmente occupati in Italia dichiara di non essersi mai spostato per trovare lavoro. Solo il 2% di coloro che sono occupati rivela di essersi spostato per svolgere il lavoro che fa attualmente. Appena l’1% dei giovani disoccupati italiani dichiara di essere disposto a spostarsi per lavoro, ma solo all’interno dei confini nazionali.
La media europea di coloro che non si sono mossi dal posto occupato è del 90%. Quella italiana di coloro che non sono disposti a cambiare residenza per trovare un lavoro è del 60%, record negativo europeo insieme ad altri 5 paesi. Quote altissime di giovani disoccupati non disposti a spostarsi pur di trovare un lavoro si registrano anche in Polonia e a Malta (73%), in Olanda (69%), a Cipro (68%), in Romania (63%) e in Danimarca (62%).
Dati europei sulla mobilità giovanile
Dall’indagine condotta dall’Eurostat sulla mobilità dei giovani disoccupati emergono altri dati preoccupanti. La media europea dei giovani disoccupati che non vogliono trasferirsi per lavoro è del 50%, contro quella italiana del 60%. In Europa, infatti, solo il 12% dei giovani disoccupati sarebbe disposto a spostarsi in un altro paese dell’Unione. Il 17% si dichiara disposto anche ad uscire dall’UE. Il 21% è pronto a trasferirsi per lavoro, ma solo all’interno del proprio stato.
La quota più alta, in Europa, di giovani che si spostano è registrata in Irlanda. Qui, infatti, circa il 40% dei giovani si è spostato per motivi di lavoro anche fuori dal proprio stato. Riguardo coloro che si spostano all’interno del proprio paese, le quote più alte si registrano in Irlanda (26%), Francia (16%), Finlandia (14%) e Svezia (13%). Per coloro che, invece, sono disposti ad oltrepassare i confini nazionali, la quota di giovani più alta si registra in Svezia (34%). Record positivi sono anche registrati da Spagna e Finlandia (28%) e Francia (27%).
Mobilità e grado di istruzione
Dai dati resi noti dall’Eurostat sulla mobilità dei giovani disoccupati emerge una variabile importante: il grado di istruzione. Si nota, infatti, come la propensione alla mobilità per ragioni di lavoro, sia più altra tra coloro che hanno un grado di istruzione maggiore. All’interno del target 20-34, il 23% dei giovani disoccupati è disposto a spostarsi all’interno dei propri confini nazionali. All’opposto, il 16% si dichiara disposto a spostarsi anche in un paese esterno all’Unione, pur di lavorare.