Cala la disoccupazione a febbraio, cresce quella giovanile: dati Istat

Cala la disoccupazione a febbraio, cresce quella giovanile: dati Istat

Cala la disoccupazione a febbraio, cresce quella giovanile. A rivelarlo è l’Istat nella sua ultima pubblicazione. Si registra un significativo incremento dei lavoratori a termine e degli occupati a tempo indeterminato. Cala però il tasso di occupazione giovanile per la fascia di età 25-49. Aumento dell’occupazione trainato dalla componente femminile.

Cala la disoccupazione al 10,9%, cresce quella giovanile a 32,8%

Cala la disoccupazione a febbraio, cresce quella giovanile. Secondo l’ultima pubblicazione dell’Istat, la disoccupazione registra un calo, passando dall’11,1% di gennaio al 10,9% di febbraio. Quest’ultimo tasso positivo risulta pari a quello verificatosi a dicembre, quando si raggiunsero i tassi più bassi dopo l’agosto del 2012. I lavoratori a termine, rispetto a gennaio, aumentano di 4 mila unità, mentre crescono significativamente quelli a tempo indeterminato. Per questi ultimi si registrano 54 mila unità in più rispetto al mese precedente. Questi dati positivi non si registrano però distintamente per tutte le fasce di età.

Torna a crescere, infatti, la disoccupazione per gli under 25 e per la fascia di età 25-49. Dalla fascia di età 15-24, per il calcolo del tasso di disoccupazione, vengono però esclusi gli “inattivi” o non forze di lavoro. Questa categoria comprende tutti coloro che non fanno parte della forza lavoro, quindi coloro che non lavorano e che non sono nemmeno in cerca di lavoro, solitamente perchè ancora impegnati negli studi. L’incidenza dei disoccupati di questa fascia di età (sul totale della stessa classe) è dell’8,6%, per cui meno di un giovane su dieci è disoccupato. Aumenta, invece, il tasso di occupazione per la fascia di età 35-49, che registra un incremento di 0,3 punti percentuali. Il calcolo dei tassi è però influenzato dalla composizione per età della popolazione. L’Istat infatti rassicura, dicendo che “al netto dell’effetto demografico il numero degli occupati sale in tutte le fasce d’età”.

Spinta positiva delle donne e degli over 50

Cala la disoccupazione a febbraio, cresce quella giovanile. Secondo quanto emerge dall’ultima pubblicazione dell’Istat, spinte positive per l’occupazione sono rappresentate dalle donne e dagli over 50. Per gli over 50 si registrano, infatti, 292 mila occupati in più. L’aumento dell’occupazione risulta però trainato dalla componente femminile e si fa sempre più marcata la differenza di genere. Il tasso di occupazione femminile registra una sostanziale crescita, stabilizzandosi intorno al 49,2%. Il tasso di disoccupazione femminile scende all’11,9%. Il tasso di occupazione maschile resta invariato, stabile al 66,9%, così come quello di disoccupazione, che si assesta al 10,3%.

Dati italiani ed europei a confronto

Nonostante i piccoli miglioramenti registrati in Italia, questa rimane comunque indietro rispetto ad altri paesi europei. In Europa, infatti, il tasso di occupazione è in meda dell’8,5%, mentra in Italia del 10,9%. Questo dato la colloca al terzultimo posto della graduatoria europea. Ultimo e penultimo posto sono rispettivamente occupati da Gracia (20,8%) e Spagna (16,1%). La Germania è invece in vetta alla classifica, registrando un tasso di disoccupazione del 3,5%.

Pareri contrastanti provengono da diverse figure politiche. Il ministro del lavoro, Giuliano Poletti, si mostra ottimista e afferma che “prosegue il percorso di stabilizzazione del mercato del lavoro, che dalla metà dello scorso anno registra un numero complessivo di occupati superiore ai 23 milioni». Severino Nappi, di Forza Italia, sostiene invece che “restano alcune gravi criticità come il calo degli occupati nella fascia 15-34 anni e l’aumento degli inattivi, che fotografano una realtà lavorativa lenta, precaria e poco stimolante».

 

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