Scossa nelle Marche di magnitudo 4.7, avvertita anche in Umbria
Scossa nelle Marche. Un terremoto di magnitudo 4.7 è stato avvertito al confine tra Umbria e Marche, poco prima dell’alba di questa mattina.
I sismografi dell’Ingv hanno registrato la scossa alle 5.11 del mattino. L’epicentro a Muccia, in provincia di Macerata, a nove chilometri di profondità.
La scossa è stata avvertita in Umbria in particolare nel folignate, Gualdo Tadino, Nocera Umbra e Alta Umbria. Anche a Perugia città il sisma ha svegliato molte famiglie.
Scossa nelle Marche: sciame che dura da settimane
L’epicentro di Muccia è da diverse settimane inquieto: ma questa è la scossa più forte registrata dato che prima si erano attestate le maggiori intorno a 4 di magnitudo.
In questi ultimi 30 giorni – riferisce il sito dell’Ingv – la zona a sud di Camerino, in provincia di Macerata, è stata interessata da un incremento di sismicità con terremoti che hanno raggiunto valori di magnitudo (Mw) pari a 4.0 il 4 aprile alle ore 4.19 italiane.
Il sindaco di Muccia teme per eventuali danni alle abitazioni finora agibili. “Se con quest’ultima scossa hanno riportato danni vedremo crescere il numero degli sfollati”. Esasperato anche il barista di Pieve Torina: “Ho trovato bicchieri rotti e altri danni. Anche la mia abitazione è di nuovo danneggiata”. È conclude esasperato: “Si torna all’ottobre del 2016…”.
Dalle verifiche effettuate nelle aree dove sono realizzate le Soluzioni abitative di emergenza non si riscontrano problemi, al massimo sono caduti alcuni oggetti. E la conferma arriva anche da alcuni cittadini che ci vivono: «Abbiamo avuto molta paura, ma nessun danno».
Il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, terrà una riunione questa mattina con i sindaci dei Comuni del Maceratese interessati dalla scossa. Il vertice si terrà a Pieve Torina. Obiettivo di Borrelli e dei suoi collaboratori è una verifica diretta della situazione, oltre che sottolineare l’immediata presenza del Dipartimento della Protezione civile sul territorio.
Scossa nelle Marche: crollato un campanile del ‘600
La zona interessata dai terremoti di questi ultimi giorni si era attivata a fine ottobre 2016, tra il 26 e il 30 ottobre, quando sono avvenuti alcuni dei più forti eventi sismici della sequenza: quelli del 26 ottobre di magnitudo Mw 5.4 e magnitudo Mw 5.9 e quello di magnitudo Mw 6.5 del 30 ottobre 2016.
Quest’ultima, secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), ha avuto ipocentro a 2 km da Pieve Torina (Macerata). Il sindaco di questo Comune, Alessandro Gentilucci, ha parlato di “notevoli ulteriori danni” ma nessun ferito.
La scossa ha fatto crollare il piccolo campanile della Chiesa del ‘600 Santa Maria di Varano’. Lo riferisce il sindaco Mario Baroni. Ora sono in corso accertamenti, spiega il primo cittadino, per verificare se vi siano ulteriori danni sulle poche case rimaste agibili in paese: su 920 abitanti, 550 sono sistemati nelle Sae, 120-130 persone stanno in case agibili e il resto in sistemazione autonoma o da parenti.