Sposa bambina salvata dalla madre a Milano: strappa i passaporti
Sposa bambina salvata dalla madre che strappa i passaporti per non tornare in patria. Una mamma coraggiosa ha salvato la figlia che a soli dieci anni era stata destinata in moglie a un uomo più grande di lei di dodici anni. La donna avrebbe infatti strappato i passaporti, evitando cosi il ritorno in patria dove si sarebbe svolto il matrimonio.
Mamma strappa i passaporti e evita il matrimonio combinato della figlia
Milano: sposa bambina salvata dalla madre. Il gesto eroico eroico e coraggioso di una mamma ha salvato la figlia da un triste destino che purtroppo ancora oggi sconvolge la vita di tante bambine e ragazze, costrette dai familiari, per lo più i padri a matrimoni combinati. Questa volta però una mamma si è ribellata e ha salvato la figlia. Una mamma bengalese ha infatti strappato il suo passaporto e quello della figlia per evitare il ritorno in patria dove si sarebbe svolto il matrimonio. La piccola, di soli dieci anni, è infatti stata promessa in sposa dal padre a un parente più grande di lei di dodici anni che vive in Bangladesh. La mamma però non accettava questo per la figlia, e al culmine dell’ennesima lite con il marito , strappa i passaporti e i documenti necessari per fare ritorno in patria.
La donna denuncia il marito per maltrattamenti
L’uomo tuttavia non si arrende e decide di recarsi prima in questura per denunciare lo smarrimento dei documenti, poi al consolato del Bangladesh per ottenere i documenti. Ma la donna decide di denunciarlo per maltrattamenti: madre e figlia infatti vivevano segregate in casa, alla bambina veniva negato qualsiasi rapporto con l’esterno, costringendola a stare in casa a studiare il corano. La moglie invece sarebbe stata vittima di violenza fisica da parte del marito, che una volta l’avrebbe ferita con un coltello alla mano perchè si era messa a cucinare senza il permesso. L’uomo ha negato tutto. Il giudice che dovrebbe emettere la sentenza a metà luglio, ha ascoltato il racconto della bambina la quale avrebbe confermato di avere sentito discutere i genitori di questo matrimonio. Adesso le due donne si trovano presso una struttura d’accoglienza, seguite dai servizi sociali.
La storia di questa bambina ricorda quella di Sana, la ragazza pakistana costretta dalla famiglia a un matrimonio combinato e uccisa dal padre e fratello perchè si era ribellata.