Morto Alberto Mieli, uno degli ultimi sopravvissuti ad Auschwitz
Morto Alberto Mieli, uno degli ultimi sopravvissuti ad Auschwitz. E’ morto a Roma Alberto Mieli, aveva 93 anni ed era uno degli ex deportati ad Auschwitz. Era sopravvissuto insieme alla sua famiglia, e agli studenti delle scuole dove si recava per raccontare la sua storia diceva “Non dovete odiare mai, tenete tanto alla vostra libertà”.
Morto Alberto Mieli: fu deportato ad Auschwitz nel ’44, e liberato successivamente dagli americani
Morto Alberto Mieli. E’ morto all’età di 93 anni Alberto Mieli, sopravvissuto alla deportazione ad Auschwitz nell’aprile del 1944. Nato nella capitale il 22 dicembre 1925, ha vissuto nel quartiere romano Garbatella, quando durante la seconda guerra mondiale iniziò l’incubo per lui e la sua famiglia. Infatti a causa delle leggi razziali il padre perse il lavoro, mentre lui venne cacciato dalla scuola. In uno dei suoi racconti ricorda quel momento con queste parole: “Un giorno la maestra mi accompagnò dal preside, mi disse che dal giorno successivo non sarei più potuto andare a scuola per motivi ministeriali. Vidi questo signore, perchè signori si è per animo più che per ricchezza, piangere e le lacrime gli scorrevano sulla barba bianca”.
Fu catturato nell’aprile del 1944 dai fascisti e dalla Gestapo, che prima lo portarono a Regina Coeli dove stette per un mese, per poi essere trasferito prima nel campo di Fossoli e poi ad Auschwitz. Qui, marchiato con il numero 180060, assistette ad atroci violenze, ma lui riuscì a scampare alla morte perchè trasferito in una fabbrica di armi. Venne in seguito trasferito nel campo di Mauthausen e poi a Gusen dove venne liberato dagli americani.
Nel corso della sua vita è stato uno dei testimoni più attivi nel raccontare la Shoah in Italia. Scrisse un libro in collaborazione con la nipote Ester, nel quale raccontava la sua crudele esperienza vissuta nel campi, dichiarando che “non c’è ora del giorno o della notte in cui la mia mente non vada a ripensare alla vita nei campi, a quello che i miei occhi sono stati costretti a vedere”. Conosciuto come “Zi Pucchio” nel 2015 ricevette la laurea honoris causa dall’Università di Foggia, in filologia, letteratura e storia.
Morto Alberto Mieli, cordoglio da tutto il mondo politico
Cordoglio da tutto il mondo politico e non solo per la morte di Alberto Mieli. Il rabbino capo Riccardo Di Segni esprime la sua vicinanza alla famiglia di Mieli, ricordandolo come “un testimone pieno di umanità e dignità, con grande forza di riscatto”. Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti aggiunge “perdiamo un altro testimone dell’orrore della Shoah. Alberto è stato un punto di riferimento per tanti studenti nel tramandare il valore della memoria”. Si unisce al ricordo di Mieli anche il vicesindaco e assessore alla cultura di Roma Luca Bergamo che dice “l’impegno che ha messo nel trasmettere la storia vissuta è un dono prezioso che ha cambiato la vita di molti e non andrà disperso”.