World Emoji Day: la lingua delle faccine che ha cambiato il mondo

World Emoji Day: la lingua delle faccine che ha cambiato il mondo

World Emoji Day: si celebra oggi la lingua delle faccine che ha cambiato il mondo. I veterani ricorderanno sicuramente l’era degli sms, semplici messaggi di testo in cui le faccine venivano composte manualmente con l’utilizzo dei segni grafici, nulla a che vedere con gli anni recenti, costellati di emoji, gif e innovazioni grafiche.

Oggi, 17 luglio, celebriamo proprio le “faccine” che sono diventate parte integrante dei nostri messaggi e delle nostre conversazioni in chat. La giornata è stata istituita nel 2014 da Jeremy Burge, il fondatore di emojipedia.org, la scelta della data è ricaduta su oggi perché è quella indicata sul calendario emoji.

World Emoji Day: Facebook e Messenger festeggiano le faccine

Anche Facebook e Messenger celebrano le faccine, mostrando ogni anno quali siano quelle di cui si fa più uso. In cima al podio ci sarebbe la faccina con le lacrime di gioia con circa 332 milioni, seguita da quella con gli occhi a cuore con 254 milioni e da quella che manda un bacio con oltre 160 milioni. I due miliardi di persone che mensilmente usano Facebook non si fanno mancare gli emoji, l’uso stimato giornalmente è di 60 milioni.

La lingua delle faccine è diventata ormai un linguaggio universale: la prima e più diffusa in tempi in cui smartphone e pc non avevano invaso le nostre case, era sicuramente lo smile, i due punti seguiti da una parentesi che serviva e serve ad esprimere felicità o tristezza. La tecnologia ha fatto passi da gigante e con essa lo sviluppo di nuovi emoji.

World Emoji Day: l’Unicode Consortium e la realizzazione di nuovi emoji

L’Unicode Consortium, organizzazione no profit composta da aziende informatiche, istituti di ricerca e partner istituzionali, è attualmente a lavoro per la realizzazione e successiva diffusione di nuovi emoji da poter includere nei telefoni di ultima generazione.
Bisogna però sapere che la Crusca riconosce solo il maschile agli emoji, nonostante si sia diffusa ampiamente la convinzione che il termine sia femminile.

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