Bonus bebè, torna l’assegno e per il secondo figlio con un 20% in più
Bonus bebè. Reintrodotto l’incentivo statale per i nuovo nati grazie ad un finanziamento da 444 milioni in scadenza a fine anno. L’assegno sarà inoltre maggiorato del “20% per ogni figlio successivo al primo”.
L’annuncio arriva dal ministro per la Famiglia Lorenzo Fontana, le votazioni dovrebbero iniziare a metà della prossima settimana).
Le nuove misure prevedono due fasce di reddito (fino a 7mila e da 7 a 25mila euro) per gli assegni alle famiglie.
Novità e più flessibilità anche in tema di congedi parentali. Si prevede la possibilità “per le mamme di scegliere se accedere a un periodo di tre mesi di maternità” facoltativa “retribuita al 60% oppure di sei mesi di maternità retribuita al 30%” e inoltre “40 milioni di euro per il congedo di 4 giorni per i padri” e uno stanziamento da 50 milioni di euro per il rifinanziamento del cosiddetto voucher baby sitting a favore di lavoratrici autonome e dipendenti”.
L’emendamento estende a 16 anni (dagli attuali 12) l’età dei figli entro la quale usufruire dei congedi parentali. Tra i provvedimenti anche un “Fondo di sostegno per le crisi familiari” da 10 milioni di euro annui.
Bonus bebè: le altre novità della manovra
Tra le proposte c’è quella di estendere a tutte le scuole elementari il tempo pieno, anche questa una richieste avanzate dal Movimento 5 Stelle in commissione Cultura. Il provvedimento prevede che entro febbraio 2019 il ministero dell’Istruzione stabilisca le modalità per «la graduale generalizzazione del tempo pieno nella scuola primaria», con l’assunzione a tale scopo di 2mila maestre in più.
La carta famiglia
Nel “pacchetto famiglia” il ministro rilancia inoltre l’iniziativa della Carta famiglia, che consente l’accesso a sconti sull’acquisto di beni o servizi oppure a riduzioni tariffarie.
Già in ddl bilancio sono stati previsti 960milioni di euro per tre anni per gli asili nido. Inoltre il Ministro per la Famiglia ha presentato un emendamento per il rifinanziamento del cosiddetto voucher baby sitting, per 50milioni di euro. Lo stanziamento è rivolto sia alle lavoratrici autonome che alle lavoratrici dipendenti.