Protesta dei gilet gialli in Francia contro l’aumento dei carburanti
Protesta dei gilet gialli. Continuano i blocchi stradali in Francia e a metà giornata sono circa 150 secondo il ministero dell’Interno.
Prese di mira dalla protesta le autostrade A10 e A7, nel centro del Paese. Nelle regioni è in corso un’«operazione-lumaca» sulla A1, l’autostrada che da Parigi porta in Belgio.
La protesta nasce dalla rete e arriva nella piazze, una mobilitazione non legata a partiti politici o a sindacati che nasce per protestare contro il caro-carburante è arriva allo slogan «Macron, dimettiti», gridato fin sotto l’Eliseo.
Il nocciolo duro di questa protesta è nelle campagne. Nella Loira, a Roanne, un organizzatore che presiede il blocco locale ha detto alla tv BFM: “serve un gesto del governo, un incontro con noi. Lo chiediamo ufficialmente. Chiediamo al presidente Macron di considerarci, perché siamo tanti, di tutti gli strati della popolazione. Vogliamo essere ricevuti all’Eliseo, bisogna discutere, non blocchiamo stupidamente tutto il paese senza motivo. Il dialogo deve cominciare”.
Il gruppo Total ha confermato che due suoi depositi nel nord sono bloccati. Diversi gli incidenti: a Calais, sulla Manica, un automobilista inglese e un camionista australiano sono stati fermati dopo aver forzato dei blocchi ferendo dei manifestanti. Nella Marna vicino a Parigi un camionista è stato fermato per aver ferito un manifestante. Fra gli organizzatori si fa insistente la voce di un possibile raduno a Parigi sabato prossimo.
Protesta dei gilet gialli: tutti gratis a Disneyland
Nel Pas-de-Calais, i dimostranti hanno occupato i caselli autostradali lasciando passare gratuitamente le auto. Alcuni manifestanti questa mattina sono andati anche a Disneyland, il parco divertimenti a una trentina di chilometri da Parigi, dove si sono insediati attorno alle barriere di ingresso.
Sorvegliati dalla polizia, bloccano sette dei nove accessi e fanno entrare i visitatori dagli altri due, gratuitamente. Gli avventori salutano con simpatia l’iniziativa che fa loro risparmiare 30 euro della quota giornaliera di parcheggio.
Intanto, in un’intervista a Le Parisien, il ministro della Transizione ecologica, François de Rugy, afferma che, nonostante la grande mobilitazione del movimento dei “gilet gialli” il governo conferma che il primo gennaio entreranno in vigore gli aumenti dei carburanti, che rientrano nell’azione di Emmanuel Macron contro i cambiamenti climatici: “In materia di fisco ecologico, noi continuiamo nella direzione stabilita. Non farlo sarebbe irresponsabile”. Secondo un sondaggio pubblicato oggi dal Journal du Dimanche, la popolarità di Emmanuel Macron scende ancora di 4 punti a novembre, arrivando al 25%. Mentre il premier Edouard Philippe scende di 7 punti, al 34%.