A gennaio l’avanzo commerciale extra Ue diminuisce drasticamente

A gennaio, l’Istat ha registrato un calo delle esportazioni e un aumento delle importazioni con i paesi extra Ue27. Le vendite di energia, beni di consumo durevoli e non durevoli sono diminuite, mentre sono aumentati gli acquisti di beni intermedi e beni strumentali. Ciò ha portato a un avanzo commerciale di +252 milioni, con un deficit energetico leggermente superiore rispetto all’anno precedente. Nonostante ciò, l’export ha registrato una crescita annua del 2,7%, trainata dalle vendite di beni intermedi e beni di consumo non durevoli. L’import, invece, ha registrato un forte aumento tendenziale, con acquisti maggiori soprattutto di beni di consumo durevoli e non durevoli.
Andamento dell’interscambio commerciale con i paesi extra Ue27 a gennaio
A gennaio, l’Istat ha stimato una riduzione congiunturale del 1,0% per le esportazioni e un aumento del 3,6% per le importazioni nel commercio con i paesi extra Ue27. Tale diminuzione delle esportazioni è principalmente dovuta alla diminuzione delle vendite di energia, beni di consumo durevoli e non durevoli, mentre si è registrato un aumento nelle vendite di beni intermedi e beni strumentali.
Nel lato delle importazioni, l’incremento congiunturale è stato guidato dai maggiori acquisti di beni di consumo non durevoli, beni intermedi e beni di consumo durevoli, mentre si è verificata una diminuzione nelle importazioni di energia e beni strumentali. Rispetto all’anno precedente, l’export ha registrato una crescita del 2,7%, trainata soprattutto dalle vendite di beni intermedi e beni di consumo non durevoli.
L’import, al contrario, ha mostrato un forte incremento tendenziale del 17,9%, con aumenti significativi nei beni di consumo durevoli, non durevoli e beni intermedi. Nonostante un aumento nell’avanzo commerciale rispetto all’anno precedente, il deficit energetico è rimasto pressoché invariato. L’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici, invece, ha registrato una riduzione significativa rispetto all’anno precedente.
Analisi dell’interscambio commerciale con i paesi extra Ue27 a gennaio
Il mese di gennaio ha visto una contrazione delle esportazioni per l’Italia con i paesi non appartenenti all’Unione Europea del 1,0%, mentre le importazioni sono aumentate del 3,6%. Questo calo nelle esportazioni è principalmente dovuto alla diminuzione delle vendite di energia, beni di consumo durevoli e non durevoli. Tuttavia, le vendite di beni intermedi e beni strumentali sono aumentate, indicando una variazione nel pattern dei prodotti esportati.
Nello stesso periodo, le importazioni sono aumentate, trainate principalmente da beni di consumo non durevoli, beni intermedi e beni di consumo durevoli. Al contrario, le importazioni di energia e beni strumentali hanno registrato un calo. Questi dati riflettono una dinamica di scambio commerciale in evoluzione, con variazioni significative nei settori di importazione e export.
Guardando alle cifre annue, l’export ha registrato una crescita del 2,7% rispetto all’anno precedente, con una maggiore vendita di beni intermedi e beni di consumo non durevoli. Le importazioni, d’altro canto, hanno visto un aumento drastico del 17,9%, trainato da beni di consumo durevoli e non durevoli, e beni intermedi. Questo suggerisce una maggiore domanda di beni stranieri sul mercato italiano.
Nonostante l’aumento delle importazioni, l’avanzo commerciale con i paesi extra Ue27 si attesta a +252 milioni, indicando una buona posizione nel commercio internazionale. Tuttavia, il deficit energetico rimane un’area di preoccupazione, con una lieve crescita rispetto all’anno precedente. Con un calo dell’avanzo nei prodotti non energetici, potrebbe essere necessario adottare strategie per riequilibrare l’interscambio commerciale e garantire una maggiore stabilità economica nel lungo termine.
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