A Londra con l’ex Nar Vittorio Baioni: 14 anni insieme

A Londra con l’ex Nar Vittorio Baioni: 14 anni insieme

Pietro Orlandi è intervenuto nello studio di Verissimo per parlare della scomparsa della sorella Emanuela nel 1983. Accusa le istituzioni di non fare abbastanza per trovare la verità e sostiene la pista inglese, secondo cui Emanuela potrebbe essere stata trasferita a Londra dal Vaticano. Si parla di documenti trovati in una cassaforte americana e di testimonianze di un ex Nar, Vittorio Baioni, che potrebbe avere avuto contatti con la ragazza. Pietro Orlandi è determinato a continuare la sua battaglia per scoprire la verità, convinto che la sorella sia ancora viva.

Pietro Orlandi: la ricerca incansabile della verità su Emanuela

Nella giornata odierna, Pietro Orlandi ha fatto nuovamente sentire la sua voce riguardo alla scomparsa misteriosa di sua sorella Emanuela nel 1983. Nonostante siano passati più di 41 anni, Pietro non ha intenzione di arrendersi nella sua ricerca della verità, continuando a credere che la sua sorella sia ancora viva. Ha criticato le istituzioni statali e vaticane per non fare abbastanza per scoprire cosa sia accaduto a Emanuela.

Pietro ha ribadito la teoria della cosiddetta “pista inglese”, sostenendo che il Vaticano avrebbe potuto trasferire Emanuela a Londra. Ha menzionato dei documenti trovati dentro una cassaforte che parlano di spese sostenute dal Vaticano per la ragazza, documenti che gli inquirenti hanno ignorato. Ha anche accennato a una stanza segreta con una cassa legata ad Emanuela, di cui si sono perse le tracce nel 2014.

Ulteriori prove a supporto della “pista inglese” includono testimonianze di una persona che avrebbe avuto contatti con Vittorio Baioni, un’ex Nar coinvolto nel caso. Baioni avrebbe viaggiato con Emanuela a Londra e avrebbe perso i contatti con Pietro nel corso degli anni. Questa storia intricata e piena di misteri continua a tormentare Pietro Orlandi, il quale continua la sua battaglia per trovare la verità su sua sorella Emanuela.

La ricerca disperata di Pietro Orlandi per trovare la verità su sua sorella Emanuela

Pietro Orlandi ha continuato a lottare per scoprire la verità sulla scomparsa di sua sorella Emanuela, avvenuta più di 41 anni fa nel territorio Vaticano. Nonostante numerosi dubbi e ostacoli, è convinto che la ragazza sia ancora viva, poiché altrimenti sarebbero stati trovati i suoi resti. Ha criticato le istituzioni per non fare abbastanza e ha ribadito la teoria della pista inglese, secondo cui Emanuela sarebbe stata trasferita a Londra dal Vaticano.

Altre testimonianze hanno confermato la possibile presenza di Emanuela in Inghilterra, inclusa una stanza senza finestre contenente una cassa legata alla ragazza. Pietro Orlandi crede che potrebbe contenere documenti o persino i resti di sua sorella. Ha raccontato di un ex Nar di nome Vittorio Baioni, che sarebbe stato coinvolto nel caso e avrebbe viaggiato con Emanuela a Londra. Tuttavia, Baioni è scomparso e non ha fornito ulteriori informazioni.

L’ex Nar ha menzionato un altro membro del suo gruppo, Stefano Sderini, che avrebbe fatto telefonate anonime alla famiglia Orlandi. Sderini potrebbe essere latitante in Sudamerica. È emersa anche la possibilità che Vittorio Baioni potrebbe non essere il suo vero nome, poiché non si sa neppure se esista. Pietro Orlandi continua la sua battaglia per trovare la verità e spera che queste informazioni portino finalmente alla risoluzione del mistero della scomparsa di Emanuela.

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