A3 Salerno-Reggio Calabria, scoperta frode sui lavori: 9 arresti
La Guardia di finanza ha scoperto una maxi frode nell’ambito dei lavori sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria. L’operazione denominata «Chaos» ha portato all’erresto di nove persone.
Il provvedimento è stato emesso su richiesta della locale Procura, riguarda imprenditori e funzionari pubblici. Le indagini hanno fatto registrare irregolarità nella gestione di lavori di ammodernamento di un tratto dell’autostrada Salerno – Reggio Calabria.
Sono in corso anche operazioni di sequestro preventivo di beni per un valore di 12.756.281,29 di euro, a carico di imprese e relativi rappresentanti legali coinvolti nelle indagini.
Le indagini
Dalle indagini sull’esecuzione dei lavori di ammodernamento affidati in appalto dall’Anas per un importo di circa 61 milioni di euro, è emerso, un quadro di irregolarità. Gli episodi riguardano vari episodi di truffa e frodi nelle pubbliche forniture. Si tratterebbe di false certificazioni di lavori mai eseguiti. O lavori eseguiti solo in parte oppure in grave difformità rispetto alle previsioni contrattuali. E ancora alterazioni della contabilità lavori ed omissioni, da parte degli organi della Stazione appaltante, di verifiche e controlli.
Le indagini hanno fatto emergere anche l’esecuzione di opere potenzialmente pericolose per la sicurezza pubblica. I reati contestati vanno dall’ipotesi di reato di truffa aggravata ai danni di ente pubblico. Ma anche frode nelle pubbliche forniture, falso ideologico in atto pubblico, attentato alla sicurezza dei trasporti ed abuso d’ufficio.
I destinatari del provvedimento di sequestro di beni per oltre 12 milioni sono tre imprese che hanno preso parte alla realizzazione dei lavori oggetto di indagine, nonche’, a titolo personale, i relativi amministratori e rappresentanti legali.
Alle tre imprese coinvolte nell’indagine il Giudice ha anche applicato una misura interdittiva che vieta loro, per la durata di un anno, di stipulare contratti con qualsiasi pubblica amministrazione.