Abodi: “L’autonomia dello sport non è stata violata da nessun attentato”
A Milano il 6 giugno 2013 si è tenuto un convegno sulla responsabilità sociale dell’imprenditore verso il territorio. Durante l’evento è stata scattata una foto di Andrea Abodi, ministro per lo sport e per i giovani. In seguito, durante un’intervista a ‘Radio Anch’io Sport’ su Rai Radio 1, Abodi ha affrontato la questione dei controlli della Covisoc, esprimendo l’opinione che ci sia sempre spazio per miglioramenti. Ha sottolineato che il decreto in questione è il primo dedicato esclusivamente allo sport e ha un carattere di urgenza.
Il ministro ha criticato l’agitazione e le inesattezze che circondano il tema, sottolineando la necessità di una maggiore attenzione ai debiti fiscali delle squadre di calcio professionistiche. Ha dichiarato che la bozza è suscettibile di ulteriori contributi e che la sua divulgazione è avvenuta in modo improprio, portando a una lettura non definitiva del testo. Abodi ha sottolineato l’importanza di un approccio razionale e tranquillo per affrontare le questioni in discussione.
Parlando della possibile creazione di un’agenzia governativa per la vigilanza economica e finanziaria delle società sportive professionistiche, Abodi ha ritenuto eccessiva l’agitazione generata da questa proposta. Ha sottolineato che i controlli finanziari non incidono sulle decisioni sportive prese dalla Federcalcio e che la proposta non mina l’autonomia dello sport.
Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha appoggiato la posizione di Abodi, definendo il documento in discussione come non definitivo. Ha sottolineato la necessità di un organo terzo, indipendente e autorevole per garantire la trasparenza finanziaria nel mondo dello sport. Malagò ha evidenziato che l’agenzia proposta potrebbe rappresentare un investimento in sicurezza e equità per i club che rispettano regolarmente le normative.
Abodi ha anche discusso della nomina di due militari all’interno della Giunta Coni, sottolineando che tale decisione è finalizzata a garantire rappresentanza degli organismi sportivi militari e civili all’interno del Coni. Ha infine commentato sulle tensioni tra Lega e Figc, esprimendo la speranza che si possa raggiungere un accordo per una Serie A più competitiva. Ha auspicato una riforma nel rispetto degli interessi generali e con l’adeguata educazione istituzionale.