Abruzzo, Regione sotto indagine per gli appalti post-terremoto
Indagini sugli appalti pubblici per la ricostruzione delle zone colpite dai terremoti nel centro Italia. I carabinieri hanno sequestrato alcuni documenti riguardanti la ricostruzione di Palazzo Centi, ex sede della presidenza regionale, presso gli uffici della giunta regionale. Le indagini sono state disposte dalla procura dell’Aquila.
I lavori dell’appalto costituivano un totale di 13 milioni di euro, che si era aggiudicata la ditta Edil Costruzioni Generali Srl di Isernia. All’appalto avevano partecipato 29 aziende.
Il presidente della regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, spiega: “Questa mattina sono stati comunicati atti di proroga di indagini penali che vanno avanti dal novembre 2015 con rinnovi semestrali. Gli argomenti per i quali sono state individuate ipotesi di reato sono: il cantiere dei lavori di Palazzo Centi a L’Aquila; un intervento non ancora precisato riguardante la città di Penne; interventi, al momento solo quantificati e ipotizzati come priorità a seguito di legittime pressioni e denunce dei cittadini, di rigenerazione e manutenzione ordinaria e straordinaria delle case popolari in via Caduti per servizio e in via Salara Vecchia a Pescara. Mi dichiaro totalmente estraneo alle vicende e auspico una loro rapidissima definizione”.
Michela Montevecchi, capogruppo del Movimento 5 Stelle al senato, attacca D’Alfonso: “Mentre i partiti si ostinano a buttare fango sul Movimento 5 Stelle, perdendo di vista le questioni gravi e reali che affliggono il Paese, il presidente dell’Abruzzo viene indagato per corruzione. Intanto noi continuiamo a lavorare per la collettività e a tagliarci stipendi e rimborsi non utilizzati. A chi getta fango e viene poi indagato per corruzione come il presidente dell’Abruzzo D’Alfonso, noi rispondiamo lavorando e costruendo”.