Addio a Oliviero Toscani: un genio provocatorio dell’arte fotografica
Il fotografo italiano Oliviero Toscani è deceduto all’età di 82 anni a causa di complicanze legate all’amiloidosi. Figlio d’arte, ha iniziato la sua carriera fotografica giovanissimo e ha lavorato per riviste e marchi importanti come Benetton, Chanel e Valentino. Riconosciuto per il suo approccio controverso e provocatorio, ha affrontato temi sociali delicati nelle sue campagne pubblicitarie. Oltre alla sua carriera nel mondo della fotografia, Toscani ha avuto un coinvolgimento politico e si è schierato a favore dei diritti umani. I suoi lavori hanno avuto un impatto duraturo nella cultura visiva contemporanea.
La scomparsa di Oliviero Toscani: il fotografo che ha sfidato i tabù sociali
Oliviero Toscani è deceduto all’età di 82 anni nell’ospedale di Cecina, dopo alcuni giorni di ricovero a causa delle sue precarie condizioni di salute legate all’amiloidosi, una malattia da lui stessa definita incurabile. La famiglia ha annunciato la triste notizia attraverso il profilo Instagram del fotografo, chiedendo riservatezza e comprensione in questo momento difficile.
Nato a Milano nel 1942, Toscani era figlio d’arte, visto che suo padre era un fotoreporter per il Corriere della Sera. Sin da giovane ha iniziato a lavorare nel mondo della fotografia, pubblicando la sua prima foto su quel quotidiano a soli quattordici anni. La sua carriera è stata contraddistinta dalla partecipazione a campagne pubblicitarie per marchi prestigiosi e riviste di moda di fama internazionale.
La sua collaborazione con Benetton, iniziata nel 1982, è diventata celebre per aver affrontato tematiche sociali delicate e controverse, come il razzismo, l’omofobia e la pena di morte. Tuttavia, la sua carriera non è stata priva di polemiche: nel corso degli anni è stato coinvolto in diversi procedimenti giudiziari a causa delle sue provocatorie campagne pubblicitarie.
Oltre alla fotografia, Toscani si è impegnato anche a livello politico, candidandosi per la Camera nel 1996 e svolgendo ruoli istituzionali nel comune di Salemi. La sua morte rappresenta la perdita di una figura iconica nel mondo della fotografia e dell’attivismo sociale.
Oliviero Toscani: vita e carriera di un fotografo controverso
Oliviero Toscani, fotografo italiano nato a Milano nel 1942, è deceduto all’età di 82 anni a causa di complicanze legate alla malattia amiloidosi. Figlio d’arte, suo padre Fedele era un fotoreporter per il Corriere della Sera, un ambiente che ha influenzato profondamente il giovane Oliviero. La sua carriera inizia presto, a soli quattordici anni, quando pubblica la sua prima foto sul Corriere immortalando il volto di Rachele Mussolini durante la tumulazione del duce a Predappio. Da quel momento in poi, Toscani ha collaborato con riviste prestigiose come Elle, Vogue, Harper’s Bazaar e con marchi importanti come Valentino, Chanel e Benetton.
Il fotografo è diventato noto per la sua capacità di affrontare temi sociali controversi e attuali nelle sue campagne pubblicitarie. La collaborazione con Benetton, iniziata nel 1982, ha portato alla creazione di annunci che toccano argomenti come il razzismo, l’omofobia, l’aids e la pena di morte. Tuttavia, la sua provocatoria campagna del 2000 con foto di condannati alla sedia elettrica nello stato del Missouri ha portato alla rottura con l’azienda. Toscani ha continuato sulla sua strada, affrontando spesso critiche e controversie con l’Istituto dell’autodisciplina pubblicitaria.
La sua carriera non si è limitata alla fotografia, ma ha abbracciato anche la politica. Candidato per la Lista Marco Pannella nel 1996, ha poi ricoperto l’incarico di assessore alla creatività del comune di Salemi dal 2008 al 2010. Era anche presidente d’onore dell’associazione “Nessuno tocchi Caino” contro la pena di morte. Toscani, estremo e controverso nella sua arte e nei suoi ideali, ha affrontato la malattia con la stessa determinazione. Consapevole della sua diagnosi, ha continuato a lavorare e a esprimere le sue opinioni fino all’ultimo. La sua scomparsa lascia un vuoto nell’arte e nella società italiana.
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