Addio ai voucher, la Camera approva l’abrogazione

Addio ai voucher, la Camera approva l’abrogazione

La commissione lavoro della Camera ha approvato l’abrogazione dei voucher. Questa mattina è convocato un consiglio dei ministri per varare un decreto.

I ticket del lavoro verranno eliminati. La commissione ha approvato l’emendamento del Pd e il Jobs Act verrà abrogato. Gli articoli 48, 49 e 50 verranno quindi aboliti.  I voucher potranno essere utilizzati fino al 31 dicembre 2017. A favore dell’abrogazione hanno votato il Pd, 5 stelle e Sinistra Italiana. Contrari invece Fratelli d’Italia, Ala, e Lega. Oggi si attende l’approvazione del testo nel Consiglio dei ministri. I voucher scompariranno per le imprese e anche per le famiglie.

Le polemiche

La decisione crea polemiche tra i centristi di Area popolare: il sottosegretario alle infrastrutture e trasporti pensa che l’abrogazione spianerà la strada all’illegalità. Il presidente della commissione lavoro in senato ritiene che la scelta sia totalmente errata. Il presidente Mario Resca afferma: “Il governo li ha sacrificati alla lotta politica senza pensare ai lavoratori e mettendo in grave difficoltà le aziende, che da sempre li utilizzano solo in contesti occasionali. Con i problemi che abbiamo di burocrazia, lentezza, evasione fiscale l’eliminazione dei voucher è l’ennesimo passo indietro che il nostro paese compie”. La Federazione italiana dettaglianti dell’alimentazione di Confcommercio- Imprese per l’Italia aspetta il referendum, confidando negli italiani.

I sindacati sono a favore di una modifica del sistema dei voucher ma contro l’abolizione totale. La segretaria della Cisl, Annamaria Furlan, è orgogliosa dell’obiettivo raggiunto. Maurizio Landini è felice dell’abrogazione dei voucher, “vuol dire che abbiamo fatto proprio bene a raccogliere le firme e a fare il referendum”, ha detto ai microfoni di RepubblicaTv.

Naturalmente tutto può cambiare, questo è solo il primo passo per modificare le leggi sul lavoro per le imprese e le famiglie. È necessario che le leggi ristabiliscano solidarietà tra committente, appaltatore e subappaltatore.

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