Addio a Oscar Mammì, ministro e autore della legge sulla tv
Si è spento nella notte a Roma Oscar Mammì esponente del Partito Repubblicano Italiano e ministro delle Poste e delle Telecomunicazioni dal 1987 al 1991. Lo ha comunicato la famiglia. Si è spento dopo una lunga malattia, all’età
di 90 anni. È ricordato soprattutto per la prima legge organica sull’emittenza radiotelevisiva, che prese il suo
nome.
Dopo la laurea in economia e commercio, Mammì fu assunto in banca, ma coltivò anche la passione politica
nelle fila del Partito Repubblicano Italiano per cui fu deputato dal 1968 al 1992. Divenne sottosegretario all’industria e commercio nel II governo Rumore nel governo Colombo. Rieletto fino al 1992 fu ministro per i Rapporti con il Parlamento nel I e II governo Craxi, ministro per le Poste e Telecomunicazioni nei governi Goria, De Mita e nel VI governo Andreotti. Nel 1990 presentò la legge che porta il suo nome sul riordino del sistema radiotelevisivo che sancisce la divisione fra reti pubbliche e reti private. Si ritirò con la fine della prima Repubblica.
Nel 1993, Mammi si dimise dal Parlamento. Si era nel clima terribile di Tangentopoli, quando ci si dimetteva dal governo per un avviso di garanzia. Anche quando c’era il solo sospetto che potesse arrivare. E questo sospetto aleggiava su Mammì dopo l’arresto di Davide Giacalone, suo principale collaboratore nella stesura della legge sulle tv. Il clima era tanto avvelenato che lo stesso giornale del suo partito scrisse il giorno delle sue dimissioni: “Non siamo ipocriti e in queste ore misuriamo sulla nostra pelle la sferzata della vergogna”. Una vergogna che alla fine travolse però tutto il Pri, distruggendo un capitale politico liberaldemocratico che era stato costruito intorno alle parole d’ordine di competenza ed onestà. Mammì non partecipò ufficialmente alle complicate vicende delle scissioni del partito e della diaspora dei suoi dirigenti nel centrodestra e nel centrosinistra.
Nel 2005 a 78 anni compiuti debuttò come attore nella fiction di Rai Tre, “Walter e Giada. I migliori anni della nostra vita”, ispirata al romanzo “I promessi sposi”, portando sulle scene anche la sua grande passione per il gioco dello scopone scientifico.
“L’Italia repubblicana – ha dichiarato Paolo Romani, presidente dei senatori di Fi – perde oggi una delle sue figure più rappresentative. Oscar Mammì non solo è stato il padre della prima legge organica sull’emittenza radiotelevisiva, ma è stato anche un uomo capace da sempre di fare del dialogo la sua cifra politica”.
Il Consiglio Nazionale del Partito Repubblicano Italiano ha interrotto i lavori per rendere omaggio alla sua figura. “Mammì ha rappresentato una lunga, memorabile, orgogliosa parte della storia del repubblicanesimo italiano – si legge in una nota -. Fu sempre convinto che la crisi italiana fosse superabile unicamente attraverso un impegno politico e non certo attraverso soluzioni istituzionali o giudiziarie”.