Affitti brevi: Bocca dichiara che è il primo passo contro l’abusivismo

Affitti brevi: Bocca dichiara che è il primo passo contro l’abusivismo

Il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, evidenzia che il Cin rappresenta un primo passo importante nella lotta contro l’abusivismo nel settore turistico, ma ritiene che altri Paesi adottino misure più incisive. Nonostante i buoni risultati dell’annata turistica, Bocca si preoccupa della diminuzione del turismo interno a causa del caro-vita. Propone una tassa di soggiorno finalizzata alla riqualificazione urbana e esprime preoccupazione per la saturazione turistica e la difficoltà nel reperire forza lavoro. Il rinnovo dei contratti nel settore alberghiero è stato accolto positivamente dai dipendenti, ma si auspica una detassazione della parte variabile dello stipendio.

Il Cin come primo passo per combattere l’abusivismo nel turismo

Il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, ha espresso la sua opinione sul Codice identificativo nazionale (Cin), definendolo come un passo importante ma timido nella lotta all’abusivismo nel settore turistico. Tuttavia, Bocca ritiene che altri Paesi abbiano adottato misure più drastiche, come il contingentamento delle licenze per gli affitti brevi a livello comunale, dando così più potere ai sindaci nell’affrontare questo problema.

Nonostante la concorrenza sempre più agguerrita nel settore dell’ospitalità, Bocca ha sottolineato l’importanza di investire nella riqualificazione delle strutture turistiche. Per garantire la competitività del settore, è necessario che ogni euro destinato al turismo venga impiegato per migliorare le strutture alberghiere e aumentare così la qualità dell’accoglienza offerta.

Parlando dei risultati dell’ultima stagione turistica, Bocca si è detto soddisfatto nonostante una leggera diminuzione rispetto all’anno precedente. Questo calo è stato attribuito principalmente alla ridotta capacità di spesa dei turisti italiani e europei, influenzata dall’aumento dei costi dovuto all’inflazione. Nonostante ciò, si prevede una compensazione in settembre grazie all’allungamento della stagione estiva e all’aspettativa di una buona affluenza turistica.

Infine, Bocca ha affrontato diverse tematiche cruciali per il settore turistico, come l’over tourism e la tassa di soggiorno. Ha sottolineato l’importanza di destagionalizzare i flussi turistici attraverso eventi e iniziative che possano distribuire meglio l’afflusso di visitatori nel corso dell’anno. Inoltre, ha ribadito la necessità che la tassa di soggiorno venga utilizzata per finanziare interventi di riqualificazione urbana e non per altri fini.

Il Presidente di Federalberghi parla del turismo in Italia

Il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, ha sottolineato l’importanza del Cin, il Codice identificativo nazionale, come primo passo per contrastare l’abusivismo nel settore degli affitti brevi. Afferma che, sebbene sia un passo timido, auspica che possa essere solo l’inizio di azioni più incisive per regolare il mercato. Bocca sottolinea l’importanza di investire nella riqualificazione delle strutture alberghiere per rimanere competitivi sul mercato internazionale.

In merito ai dati relativi al turismo in Italia, il presidente di Federalberghi si dice soddisfatto dell’andamento dell’anno, nonostante sia stato inferiore rispetto all’anno precedente. Questo calo è stato attribuito principalmente alla ridotta spesa dei turisti italiani a causa dell’aumento dei prezzi dovuto all’inflazione. Bocca si auspica un agosto inferiore al 2023, ma si mostra ottimista per un settembre di successo, considerando l’allungamento della stagione estiva.

Parlando dell’over tourism, Bocca mette in guardia sul rischio di demonizzare i turisti, sottolineando che il turismo non deve essere considerato un problema ma una risorsa. Propone di distribuire i flussi turistici su un arco temporale più ampio attraverso eventi in grado di destagionalizzare l’afflusso di visitatori. Infine, affronta la questione della tassa di soggiorno, sostenendo che dovrebbe essere utilizzata per finanziare interventi di riqualificazione urbana anziché coprire i buchi di bilancio comunali, proponendo una revisione del suo sistema di applicazione.

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