Aggiornamenti sulle malattie colestatiche rare presentati al congresso AASLD 2024

Aggiornamenti sulle malattie colestatiche rare presentati al congresso AASLD 2024

Ipsen ha presentato al Congresso dell’American Association for the Study of Liver Diseases nuovi dati sui trattamenti per malattie colestatiche rare. Sono stati presentati risultati su odevixibat e elafibranor per la Colestasi Intraepatica Familiare Progressiva e la Colangite Biliare Primitiva. I dati indicano un’efficacia prolungata e un miglioramento nei sintomi nel lungo termine. Ipsen è impegnata a fornire terapie efficaci e sicure per migliorare la qualità della vita dei pazienti con malattie colestatiche rare. I risultati presentati sono importanti per la comunità scientifica e per i pazienti che possono contare su questi trattamenti innovativi.

Nuovi dati Ipsen presentati al Congresso dell’AASLD

Ipsen ha presentato al Congresso dell’American Association for the Study of Liver Diseases (AASLD) nuovi dati relativi al suo portfolio di terapie per il trattamento di malattie colestatiche rare. I dati riguardano odevixibat (Bylvay) approvato in Italia per la Colestasi Intraepatica Familiare Progressiva (PFIC), elafibranor (Iqirvo) per la Colangite Biliare Primitiva (PBC) e odevixibat (Kayfanda) nella Sindrome di Alagille (ALGS), indicazioni in fase di approvazione in Italia.

Sono stati presentati i dati più recenti su elafibranor, primo agonista dei PPAR approvato in Europa per la PBC. Le analisi mostrano benefici nella colestasi, nella stabilizzazione della fibrosi epatica e nel controllo del prurito nei pazienti trattati con elafibranor. Sono stati valutati anche i parametri di fatigue e sonno tramite Patient Reported Outcomes (PROs).

Nuovi dati su odevixibat per la PFIC e l’ALGS evidenziano l’efficacia e la sicurezza a lungo termine. Gli studi di estensione in aperto hanno dimostrato miglioramenti significativi nell’altezza, peso e qualità del sonno nei pazienti trattati con odevixibat per almeno 72 settimane. I risultati indicano una riduzione sostenuta del prurito e degli acidi biliari nel tempo, fornendo importanti informazioni sulla gestione terapeutica delle malattie colestatiche rare.

Ipsen si impegna a migliorare la vita dei pazienti affetti da PBC, PFIC e ALGS. I dati presentati confermano l’importanza di terapie sicure ed efficaci per migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da queste malattie rare. Ipsen è determinata a continuare a lavorare per portare un reale cambiamento nel trattamento di queste condizioni.

Ipsen presenta nuovi dati sul trattamento delle malattie colestatiche rare al Congresso AASLD

Ipsen ha presentato al Congresso dell’American Association for the Study of Liver Diseases (AASLD) nuovi dati relativi al suo portfolio di terapie per il trattamento di malattie colestatiche rare. Tra i farmaci presentati, odevixibat (Bylvay) e elafibranor (Iqirvo) hanno mostrato efficacia nel trattamento della Colestasi Intraepatica Familiare Progressiva (PFIC) e della Colangite Biliare Primitiva (PBC), rispettivamente. In particolare, i dati relativi a elafibranor hanno evidenziato un’efficacia prolungata nel controllo del prurito e nella stabilizzazione dei marcatori della fibrosi epatica.

Il dottor Kris Kowdley, Direttore del Liver Institute Northwest di Washington, ha sottolineato l’importanza di ridurre l’impatto del prurito e della fatigue nei pazienti affetti da PBC. I dati di elafibranor suggeriscono un beneficio significativo sui sintomi e sui marcatori della malattia, migliorando la qualità di vita dei pazienti affetti da queste patologie rare. L’utilizzo dei Patient Reported Outcomes (PROs) ha permesso di valutare anche l’impatto sulla fatigue e sul sonno.

I risultati degli studi di estensione a lungo termine su odevixibat per il trattamento della PFIC e dell’ALGS hanno confermato l’efficacia prolungata e il miglioramento nei parametri clinici come altezza, peso e qualità del sonno. I dati presentati dimostrano che la riduzione iniziale del prurito e degli acidi biliari sierici ottenuta con odevixibat viene mantenuta nel lungo termine, offrendo importanti informazioni per la gestione terapeutica di pazienti con queste malattie rare.

Sandra Silvestri, EVP e Chief Medical Officer di Ipsen, ha sottolineato l’impegno dell’azienda nel portare un reale miglioramento nelle malattie colestatiche rare. I dati presentati rappresentano un passo avanti significativo per la comunità scientifica e per i pazienti affetti da queste malattie, offrendo terapie efficaci e sicure in grado di migliorare la qualità della vita. Ipsen continua a lavorare per offrire soluzioni innovative e mirate per le malattie rare, contribuendo a un futuro migliore per i pazienti.

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