Al Cop29 si mira al rilascio dei fondi ai Paesi più impattati dai cambiamenti climatici entro il 2025

Al Cop29 si mira al rilascio dei fondi ai Paesi più impattati dai cambiamenti climatici entro il 2025

Durante la prossima Cop29 a Baku, i Paesi definiranno i dettagli del fondo per le perdite e i danni causati dalla crisi climatica. Questo fondo, previsto per iniziare nel 2025, aiuterà i Paesi più colpiti a compensare i danni dei disastri naturali legati al clima. Dopo anni di lotta, è stato nominato un consiglio di amministrazione e la Banca Mondiale è stata scelta come sede istituzionale. Tuttavia, i finanziamenti attuali sono molto al di sotto dei 91 miliardi di euro annui richiesti entro il 2030. La Cop29 a novembre potrebbe essere cruciale per ottenere ulteriori contributi e garantire la sostenibilità dei Paesi vulnerabili al clima.

Il fondo per le perdite e i danni: un passo avanti verso la giustizia climatica

Durante la prossima Cop29 a Baku, i Paesi si troveranno per definire i dettagli del fondo volto ad aiutare quelli più colpiti dalla crisi climatica. È previsto che i finanziamenti inizino a essere erogati già nel 2025 ai Paesi vulnerabili, per compensare i danni causati dai disastri legati al clima. Dopo anni di sviluppo, sembra che finalmente gli aiuti possano raggiungere coloro che ne hanno più bisogno.

Durante la Cop finanziaria che si terrà a Baku, i Paesi dovranno concordare i dettagli del fondo per le perdite e i danni. Nel frattempo, sono stati compiuti progressi significativi verso la consegna dei finanziamenti ai Paesi bisognosi. Un consiglio di amministrazione è stato nominato per supervisionare il fondo e la Banca Mondiale è stata scelta come sede istituzionale. La consegna dei finanziamenti potrebbe iniziare a partire dal 2025, segnando un passo cruciale per l’azione sui cambiamenti climatici.

Tuttavia, nonostante i progressi compiuti, i fondi per le perdite e i danni sono ancora ben al di sotto di quanto necessario. I Paesi più ricchi devono impegnarsi maggiormente per garantire che il fondo possa affrontare adeguatamente le sfide future legate al clima. La presidenza della Cop29 si prepara a chiedere ulteriori contributi durante l’incontro a Baku, al fine di assicurare che il fondo possa sostenere in modo efficace i Paesi vulnerabili e contribuire alla giustizia climatica.

Il fondo per le perdite e i danni: una speranza per i Paesi vulnerabili al clima

Durante la prossima Cop29 a Baku, i Paesi si preparano a definire i dettagli per un fondo che dovrebbe aiutare le nazioni più colpite dalla crisi climatica. Questo fondo potrebbe iniziare ad erogare aiuti già nel 2025, mirando a compensare i danni causati dai disastri naturali legati al clima ai Paesi a basso reddito. Nonostante gli ostacoli incontrati durante lo sviluppo del fondo, sembra che finalmente gli aiuti possano iniziare ad arrivare a chi ne ha maggiormente bisogno.

Duranta la “Cop finanziaria”, i Paesi dovranno definire i dettagli del fondo per le perdite e i danni, ma nel frattempo sono stati compiuti progressi per la consegna del denaro ai Paesi bisognosi. È stata nominata una supervisione del fondo e la Banca Mondiale è stata scelta come sede istituzionale. Durante una riunione pre-COP è stato nominato il direttore esecutivo del fondo, che si spera possa permettere la distribuzione dei finanziamenti già nel 2025.

Nonostante la lunga lotta per ottenere un fondo operativo per le perdite e i danni, i passi avanti fatti durante le ultime Cop sembrano promettenti. Tuttavia, i fondi attualmente disponibili sono ben al di sotto di quanto necessario per far fronte all’impatto dei cambiamenti climatici. I Paesi ricchi sono chiamati a incrementare i loro contributi per garantire una vera giustizia climatica e proteggere i Paesi vulnerabili dall’impatto devastante delle catastrofi naturali legate al clima.

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