Al via alla vendita del collirio realizzato da Rita Levi Montalcini
Bruxelles ha autorizzato l’immissione sul mercato del collirio a base di cenergermin per la cheratite neurotrofica moderata o grave. La cheratite neurotrofica è una malattia rara, per la quale non esistono trattamenti soddisfacenti, e che può portare alla progressiva perdita della visione attraverso una rapida degenerazione della cornea legata a un danno al nervo trigemino.
Farmaco realizzato dal premio Nobel Rita Levi Montalcini
Si tratta del primo trattamento biotecnologico autorizzato per questa specifica indicazione in Europa. Un risultato frutto di una ricerca partita sessantasei anni fa, quando Rita Levi Montalcini scoprì il fattore di crescita nervoso umano, il nerve growth factor (Ngf), per il quale fu insignita del premio Nobel per la medicina. Da allora, la ricerca su questa proteina naturalmente prodotta dal corpo umano, responsabile dello sviluppo, del mantenimento e della sopravvivenza delle cellule nervose, è proseguita in varie direzioni, tra cui quella oftalmica.
Come funziona i farmaco
Il principio attivo del collirio può aiutare a ripristinare i normali processi di guarigione dell’occhio e riparare il danno della cornea. Alla riparazione della cornea, che mantiene la sua integrità attraverso la sua innervazione, sono tesi gli sforzi dei ricercatori, che si sono concentrati sulle potenzialità del fattore di crescita nervoso. La prima dimostrazione della sua applicazione clinica in oftalmologia è arrivata nel 1998 con una pubblicazione tutta italiana apparsa sul New England Journal of Medicine.
«Un progetto made in Italy, in tutti i suoi passaggi, frutto di un’intensa collaborazione tra industria e gli specialisti che ha portato a questo traguardo». Inoltre, «questo risultato è anche la prova della qualità della ricerca italiana nel comparto biotech, che le cifre mostrano essere solido e secondo solo alla Germania, con un fatturato di 8 miliardi e 202 farmaci biotech in varie aree terapeutiche» ci tiene a ricordare Aringhieri, che è anche Presidente del Gruppo Biotech di Farmindustria per il terzo mandato consecutivo.
Il collirio è prodotto grazie alla tecnologia del Dna ricombinante con l’utilizzo di batteri in cui viene introdotto un gene che consente ai batteri stessi di produrre il fattore di crescita nervoso umano.
A questo punto, per vedere effettivamente in commercio il farmaco, è necessario che l’azienda milanese guidata da Sergio Dompé concluda le trattative per definire il costo del farmaco e la sua rimborsabilità nei singoli Paesi.
L’azienda farmaceutica, infatti, dovrà negoziarne il prezzo e la tipologia di distribuzione con le autorità sanitarie di ogni singolo Paese europeo. Poi, il farmaco, di cui in poche settimane sarà pronta la commercializzazione, verrà materialmente distribuito negli ospedali dei Paesi che via via stringeranno gli accordi con Dompé.