Alessia Pifferi, avv. Pontenani: “Una poveretta condannata per ingenuità, scrive alla mamma”

Alessia Pifferi, avv. Pontenani: “Una poveretta condannata per ingenuità, scrive alla mamma”

Storie Italiane ha riaperto questa mattina trattando nuovamente il caso di Alessia Pifferi, la donna condannata all’ergastolo per la morte della figlia Diana, di soli 18 mesi. Durante la trasmissione è intervenuto l’avvocato della condannata, Pontenani, il quale ha dichiarato di aver visto Alessia recentemente ed averla trovata molto provata. La donna continua a piangere, si sente sola e abbandonata da tutti, tranne che dalle guardie penitenziarie e dalla compagna di cella, che sostiene essere persone splendide. L’avvocato ha sottolineato che Alessia ha bisogno di un aiuto professionale, diverso da quello che lui può offrire dal punto di vista processuale.

Successivamente è stata intervistata la dottoressa Parsi, la quale ha commentato la situazione di Alessia Pifferi dicendo che la donna sta cercando di fare ciò che avrebbe fatto sua figlia. Si è fatta del male per il male commesso, si è messa nei panni della bambina e ora cerca di riallacciare i rapporti con la madre. Tuttavia, la madre sembra rifiutare questa richiesta, ripetendo la dinamica di abbandono che ha portato alla morte della piccola. La dottoressa ha sottolineato l’importanza di capire le motivazioni che hanno portato ad un gesto così estremo e narcisistico da parte di Alessia.

L’avvocato Pontenani ha poi aggiunto che Alessia soffre a causa di una condanna che ritiene ingiusta, della violenza subita e dell’abbandono a cui è stata costretta. Ha evidenziato la mancanza di supporto e comprensione da parte della famiglia, situazione che ha contribuito ad alimentare il narcisismo maligno di Alessia. L’avvocato ha sottolineato che la donna ha bisogno di aiuto per poter affrontare il futuro in prigione, altrimenti non avrà alcuna possibilità di redenzione.

Infine, è emerso che Alessia non si interessa alla propria fama o a essere considerata come una stratega. La sua unica preoccupazione è chiedere perdono a Diana, la figlia di cui si sente colpevole. Alessia è stata condannata perché non è riuscita a mostrare rimorso durante il processo. L’avvocato ha chiuso dicendo che Alessia è una donna che merita compassione, nonostante l’orrore del suo gesto. La sua unica speranza è quella di poter chiedere scusa a chi ha veramente ferito, la sua piccola Diana.

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