Alfieri di Sicilia (CiForma) sostiene l’importanza di un rating degli Enti nella formazione
A Roma, Lucia Alfieri, presidente di CiForma, esprime preoccupazione per la situazione della formazione in Sicilia. Nonostante il tentativo del precedente assessore Roberto Lagalla di riavviare la formazione in Sicilia seguendo un modello meritocratico basato su criteri di corretto utilizzo delle risorse economiche, si assiste a un regresso verso logiche superate. Alfieri denuncia inoltre la mancanza di controlli per verificare la correttezza dell’azione di molti enti di formazione che ricevono consistenti risorse pubbliche.
CiForma ha lanciato l’allarme sull’applicazione diffusa dei cosiddetti contratti “pirata” da parte degli enti di formazione, anche da parte di quelli che fino ad oggi detenevano il monopolio dell’offerta formativa in Sicilia. Questi contratti ribassano il costo del lavoro e portano alla perdita di professionalità qualificate in grado di erogare formazione di qualità. Il costo del lavoro inferiore è dannoso e porta a profitti ingiustificati per gli enti di formazione.
Il presidente di CiForma continua a richiedere un intervento deciso da parte del governo regionale per controllare e monitorare gli enti di formazione. Si chiede di applicare correttamente il contratto collettivo di settore e stabilire un sistema di rating basato su diversi parametri per garantire un uso corretto delle risorse pubbliche e migliorare la qualità dell’istruzione e della formazione professionale.
Alfieri denuncia l’inerzia del governo regionale di fronte agli allarmi lanciati dalle federazioni di settore e sottolinea l’urgente necessità di mettere fine alla diffusa pratica dei contratti “pirata”. Si auspica un sistema di monitoraggio che coinvolga anche l’Ispettorato del Lavoro per arginare gli abusi e far sì che la formazione in Sicilia diventi un motore di crescita e sviluppo occupazionale.
