Alitalia, 400 mln dall’Ue, garantiranno continuità dei servizi (video)
L’Europa ha concesso il prestito ponte di circa 400 milioni per Alitalia. Lo ha confermato il ministro per lo Sviluppo, Carlo Calenda. “A condizione che si faccia un lavoro di vendita”, ha puntualizzato il ministro.
Evitare la liquidazione
“Cerchiamo di evitare liquidazione anche se fa parte degli scenari possibili. Lavoriamo e continueremo a lavorare affinché questo non succeda”, perché “le sofferenze, se possiamo, le vogliamo evitare per i lavoratori e per l’economia italiana”. Lo ha detto il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio.
“Vogliamo evitare uno spezzettamento dell’azienda. La perdita di posti di lavoro e la perdita di voli sull’Italia – ha sottolineato Delrio – chiunque sia disponibile a investire credo vada aiutato. L’importante è non svendere ma tenere intatto il patrimonio di Alitalia”.
Il ministro Pier Carlo Padoan ha assicurato che i commissari (è quasi certo il nome di Luigi Gubitosi) saranno nominati «con la massima tempestività».
La smentita di Lufthansa
Dopo il caos in cui è ripiombata Alitalia a seguito del voto negativo dei lavoratori si era fatto il nome della compagnia di volo Lufthansa come sigla disponibile a entrare nella partita.
Ma è arrivata la smentita degli amministratori tedeschi: “Abbiamo una chiara intenzione di non acquistare Alitalia”.
Alitalia inizia una serie di passaggi in vista dell’assemblea dei soci. Chiamata a deliberare l’avvio della procedura per il commissariamento, programmata per il 2 maggio.
Il prestito dell’Europa
Potrebbero non bastare per i prossimi sei mesi i 400 milioni di prestito ponte ad Alitalia per evitare lo stop dei voli.
Il problema però a cui vanno incontro i tre commissari che verranno nominati dal governo è che dovranno preparare un nuovo piano industriale. In meno tempo di quanto non abbiano fatto i precedenti manager e con molti meno soldi, che non sarebbero sufficienti.
Anche le Ferrovie dello Stato sembrano sfilarsi con più decisione. Assicurano che «in questo momento l’argomento Alitalia non è di interesse e la società non è stata contattata da nessuno».
Un’altra strada è invece la riapertura di una trattativa tra l’azienda in commissariamento e i sindacati. Il tutto per arrivare a un accordo sul taglio al costo del lavoro più soft di quello bocciato al referendum, ipotesi che vedrebbe in campo ancora Intesa SanPaolo a fare da banca di sistema.