Alitalia taglia la tratta Malpensa- Fiumicino

Alitalia taglia la tratta Malpensa- Fiumicino

Dopo easyJet, anche Alitalia abbandona la tratta Milano Malpensa – Roma Fiumicino. Lo ha annunciato la compagnia, che nel piano di riorganizzazione e contenimento dei costi ha deciso di puntare su Linate per i collegamenti interni. Il 31 gennaio 2017 sarà quindi l’ultimo giorno per volare con Alitalia da Malpensa a Roma, dal 1 febbraio lo storico collegamento Malpensa-Fiumicino non ci sarà più.
Dal 27 marzo 2017, quando anche easyJet sospenderà i collegamenti tra Milano Malpensa a Roma Fiumicino, non si potrà più volare alla volta della capitale da Malpensa, ma solo da Linate. Per chi vive dalle nostre parti, non resterà che consultare gli orari dei treni oppure scegliere il city airport milanese.

Si tratta della prima decisione di contenimento costi inserita nel piano industriale che l’amministratore delegato di Alitalia, Cramer Ball, presenterà allo staff il prossimo 10 gennaio. Un piano «lacrime e sangue», per dirla con le parole di fonti vicine al dossier, per riportare la compagnia sul crinale dell’efficienza (nel 2016 si stimano perdite per 400 milioni di euro) aumentando i ricavi. Una decisione irrevocabile su una tratta che perdeva, da sola, quasi sei milioni di euro all’anno. Finora tenuta in vita per il feederaggio, cioè l’apporto del traffico passeggeri all’«hub» di riferimento di Alitalia: Roma Fiumicino. Troppo pochi i passeggeri che volano da Malpensa, scomoda perché ad un’ora di macchina dal centro di Milano, diretti a Roma per imbarcarsi su destinazioni intercontinentali.

L’ipotesi era nell’aria da un po’. Il piano, approvato al fotofinish il 23 dicembre dal consiglio di amministrazione di Alitalia (che vede tra i neo-consiglieri anche Gaetano Miccichè, di Intesa Sanpaolo, e Federico Ghizzoni, di Unicredit) denoterà una totale discontinuità nelle strategie sul lungo raggio, il più remunerativo. E soprattutto sul corto-medio raggio, in profonda perdita per effetto delle aggressive politiche di prezzo delle compagnie low-cost. Il management starebbe lavorando per rinegoziare le joint-venture con Delta, Air France e Klm, stipulate anni fa quando i francesi erano azionisti del vettore. Il 13 gennaio scadranno gli accordi sugli slot che Air France e Klm hanno a Milano Linate. Un «city airport» pregiatissimo. Per il feederaggio che le compagnie realizzano triangolando rispettivamente con Parigi ed Amsterdam .

Cramer Ball starebbe studiando anche di diversificare le tariffe per i passeggeri, ampliandole rispetto alle attuali quattro. Modificando la gamma dei servizi accessori. Tra cui i sedili extra-large, il fast-track che consente di snellire le procedure di sicurezza. Incidendo sul costo del lavoro, congelando (in maniera unilaterale) gli scatti di anzianità per 3.800 dipendenti. Al netto dei potenziali esuberi.