Allerta alimentare da listeria: non consumare “Torta ricotta e pere”
Arriva l’allerta da parte del Ministero della salute: “Non mangiate quella torta”, diramata l’allerta alimentare per contaminazione da listeria.
L’allarme è di venerdì 10 marzo quando il ministero ha diramato un comunicato di richiamo che invita i cittadini a non consumare la “Torta ricotta e pera” Dolce Voglia per il rischio di contaminazione da Listeria.
Il prodotto è commercializzato da Effepi Srl Regione Bona 2, frazione Meridiana, Settime (AT). Il ritiro riguarda tutti il territorio nazionale del lotto P1190/16 della confezione da 1300g con scadenza minima 30.09.17. Il dolce è prodotto da ICE CATERING sas di Criscuolo Maria & Co. via Ingegno area Pip con stabilimento a Sarno.
La presenza del batterio nel cibo è tollerata entro precisi limiti dalle norme europee. Quando si superano i limiti prescritti scatta l’allerta e il prodotto viene ritirato dal mercato, perché le persone immunodepresse, anziane o in cura con farmaci immunosoppressori rischiano seriamente di ammalarsi.
Cos’è la listeria
La listeriosi è un’infezione che si trasmette prevalentemente per via alimentare e può avere effetti gravi nell’uomo. Le contaminazioni da Listeria sono molto diffuse. L’ingerimento del prodotto gastronomico può provocare un pericolo per la salute, e mette perciò in guardia la popolazione.
La cottura dei cibi uccide il germe, la conservazione in frigorifero no. Una persona affetta da listeriosi può manifestare i segni di una sindrome simil-influenzale caratterizzata da febbre e dolori muscolari, a volte preceduti da diarrea o altri sintomi gastro-intestinali.
Nel caso di pazienti immuno-compromessi la malattia può evolvere in modo molto più grave con setticemia e meningite. Nelle donne in gravidanza la malattia può portare a complicanze anche gravi per la gestazione. I primi sintomi si possono rilevare anche a distanza di 70-90 giorni dall’assunzione di cibo contaminato.
Il batterio della Listeria si trova più comunemente sulla crosta di formaggi freschi molli, o in formaggi a base di latte crudo, salmone affumicato, carni fresche non stagionate, salumi, ma anche nei vegetali crudi.
I sintomi della listeriosi possono essere più o meno accentuati. Si va dalla forma più lieve e più diffusa caratterizzata da disturbi intestinali con diarrea che si manifesta poco dopo aver mangiato il cibo contaminato. Fino a quella più grave che porta a meningiti, encefaliti e sepsi. La Listeria è molto insidiosa perché può annidarsi in maniera silenziosa nell’organismo per parecchio tempo e manifestarsi anche dopo tre mesi dall’ingestione dell’alimento sotto accusa.